L'interesse relativo agli antiossidanti naturali provenienti da matrici vegetali hanno mostrato in questi ultimi anni una tendenza all’aumento. In particolare il frutto dell'oliva ed i suoi derivati rappresentano un'importante parte nella dieta Mediterranea ed è stata riconosciuta una sorgente antiossidanti fenolici naturali. Questi composti svolgono effetti chemioprotettivi sulla salute umana oltre a contribuire alle proprietà sensoriali dell'olio vergine di oliva come piccante e amaro. Inoltre, l'alta stabilità degli oli vergini di oliva è correlata sia all'alto rapporto tra acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi ma anche alla presenza di composti fenolici che svolgono azione antiossidante. Gli estratti idrofili dell'olio vergine di oliva contengono alcuni composti fenolici come fenoli semplici, lignani e secoiridoidi. Inoltre, per determinare il reale contenuto di fenoli dell'olio di oliva è importante disporre di un metodo analitico capace di fornire buoni recuperi in fase di estrazione. In letteratura sono riportate principalmente due tecniche per l'estrazione dei composti fenolici dall'olio vergine di oliva: estrazione su fase solida (SPE) ed estrazione liquido-liquido (LLE). Oltre ai composti fenolici, negli ultimi cinque anni, è incrementato significativamente l'interesse verso i composti fenolici ossidati in relazione alla possibilità di risalire allo stato di freschezza/invecchiamento degli oli vergini di oliva. Lo scopo di questo lavoro è quello di valutare l'influenza di due differenti metodi di estrazione (i più utilizzati) nella separazione dei composti fenolici ossidati.
E. Armaforte, L. Cerretani, M. Bonoli-Carbognin, M.F. Caboni, A. Bendini, G. Lercker (2007). Estrazione dei composti fenolici di oli di oliva vergini ed effetti di ritenzione sui fenoli ossidati. ALESSANDRIA : Ad Taro di Giuseppe Danielli.
Estrazione dei composti fenolici di oli di oliva vergini ed effetti di ritenzione sui fenoli ossidati
CERRETANI, LORENZO;BONOLI, MATTEO;CABONI, MARIA;BENDINI, ALESSANDRA;LERCKER, GIOVANNI
2007
Abstract
L'interesse relativo agli antiossidanti naturali provenienti da matrici vegetali hanno mostrato in questi ultimi anni una tendenza all’aumento. In particolare il frutto dell'oliva ed i suoi derivati rappresentano un'importante parte nella dieta Mediterranea ed è stata riconosciuta una sorgente antiossidanti fenolici naturali. Questi composti svolgono effetti chemioprotettivi sulla salute umana oltre a contribuire alle proprietà sensoriali dell'olio vergine di oliva come piccante e amaro. Inoltre, l'alta stabilità degli oli vergini di oliva è correlata sia all'alto rapporto tra acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi ma anche alla presenza di composti fenolici che svolgono azione antiossidante. Gli estratti idrofili dell'olio vergine di oliva contengono alcuni composti fenolici come fenoli semplici, lignani e secoiridoidi. Inoltre, per determinare il reale contenuto di fenoli dell'olio di oliva è importante disporre di un metodo analitico capace di fornire buoni recuperi in fase di estrazione. In letteratura sono riportate principalmente due tecniche per l'estrazione dei composti fenolici dall'olio vergine di oliva: estrazione su fase solida (SPE) ed estrazione liquido-liquido (LLE). Oltre ai composti fenolici, negli ultimi cinque anni, è incrementato significativamente l'interesse verso i composti fenolici ossidati in relazione alla possibilità di risalire allo stato di freschezza/invecchiamento degli oli vergini di oliva. Lo scopo di questo lavoro è quello di valutare l'influenza di due differenti metodi di estrazione (i più utilizzati) nella separazione dei composti fenolici ossidati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.