Premesse. Molte sono le evidenze scientifiche circa gli effetti preventivi e protettivi sulla salute di una dieta naturalmente ricca in antiossidanti, come ad esempio la dieta mediterranea [1,2]. Attualmente però pochi sono gli studi che hanno indagato la potenziale bioattività di altri pattern dietetici, comprendenti alimenti tradizionali di altre aree europee. Obiettivo. Lo scopo di questa ricerca è di contribuire allo studio di alcuni componenti bioattivi presenti in alimenti vegetali tradizionali dell’area del mar Nero e di misurarne alcune caratteristiche collegate alla loro possibile azione nella riduzione dell’incidenza di patologie cronico-degenerative. Metodi. Sono stati analizzati 39 alimenti, rappresentativi di diverse categorie di ingrediente principale: cereali, verdura, frutta, semi oleosi e oli, erbe e spezie, alimenti fermentati, bevande e succhi. Questi alimenti tradizionali sono stati preparati da partner locali dell’area del Mar Nero (Bulgaria, Georgia, Romania, Russia, Turchia e Ucraina). I campioni sono stati estratti con una miscela etanolo/acqua (70:30) e la loro potenziale bioattività è stata valutata misurando la capacità antiossidante totale tramite due saggi (ABTS e DPPH), il contenuto di fenoli totali (FT), di acidi idrossicinnamici (AI) e orto-difenoli (OD) mediante test spettrofotometrici. I risultati sono stati normalizzati per porzione di alimento, al fine di valutarne il reale effetto nutrizionale, ed elaborati tramite analisi statistica della varianza e regressione multipla. Risultati. Molti alimenti analizzati hanno mostrato un’elevata capacità antiossidante e un alto contenuto di composti fenolici. La capacità antiossidante ha mostrato una forte correlazione significativa con i fenoli totali (r2= 0,97 per ABTS e r2= 0,92 per DPPH), mentre le correlazioni con i caratteri AI e OD presentavano alcuni outliers. Conclusioni. La valorizzazione di alimenti tradizionali, spesso preparati con specie considerate “minori” rispetto alle grandi colture, può contribuire all’uso delle risorse vegetali per un approccio multi-funzionale alla produzione di “nuovi” alimenti tradizionali. Inoltre, lo studio della loro possibile valenza salutistica è importante per poter attribuire ad essi un ruolo nella prevenzione di malattie cronico-degenerative. Nell’ambito del progetto EU BASEFOOD studi successivi a questo screening iniziale valuteranno la potenziale bioattività di estratti selezionati in modelli cellulari.

F. Danesi, F. Pasini, M. Mudryk, B. Kocaoglu, D. Karpenko, L. Kapreliants, et al. (2011). Bioattività degli alimenti tradizionali del Mar Nero: primo screening del possibile ruolo nella prevenzione cardiovascolare.

Bioattività degli alimenti tradizionali del Mar Nero: primo screening del possibile ruolo nella prevenzione cardiovascolare

DANESI, FRANCESCA;PASINI, FEDERICA;CABONI, MARIA;D'ANTUONO, LUIGI FILIPPO;BORDONI, ALESSANDRA
2011

Abstract

Premesse. Molte sono le evidenze scientifiche circa gli effetti preventivi e protettivi sulla salute di una dieta naturalmente ricca in antiossidanti, come ad esempio la dieta mediterranea [1,2]. Attualmente però pochi sono gli studi che hanno indagato la potenziale bioattività di altri pattern dietetici, comprendenti alimenti tradizionali di altre aree europee. Obiettivo. Lo scopo di questa ricerca è di contribuire allo studio di alcuni componenti bioattivi presenti in alimenti vegetali tradizionali dell’area del mar Nero e di misurarne alcune caratteristiche collegate alla loro possibile azione nella riduzione dell’incidenza di patologie cronico-degenerative. Metodi. Sono stati analizzati 39 alimenti, rappresentativi di diverse categorie di ingrediente principale: cereali, verdura, frutta, semi oleosi e oli, erbe e spezie, alimenti fermentati, bevande e succhi. Questi alimenti tradizionali sono stati preparati da partner locali dell’area del Mar Nero (Bulgaria, Georgia, Romania, Russia, Turchia e Ucraina). I campioni sono stati estratti con una miscela etanolo/acqua (70:30) e la loro potenziale bioattività è stata valutata misurando la capacità antiossidante totale tramite due saggi (ABTS e DPPH), il contenuto di fenoli totali (FT), di acidi idrossicinnamici (AI) e orto-difenoli (OD) mediante test spettrofotometrici. I risultati sono stati normalizzati per porzione di alimento, al fine di valutarne il reale effetto nutrizionale, ed elaborati tramite analisi statistica della varianza e regressione multipla. Risultati. Molti alimenti analizzati hanno mostrato un’elevata capacità antiossidante e un alto contenuto di composti fenolici. La capacità antiossidante ha mostrato una forte correlazione significativa con i fenoli totali (r2= 0,97 per ABTS e r2= 0,92 per DPPH), mentre le correlazioni con i caratteri AI e OD presentavano alcuni outliers. Conclusioni. La valorizzazione di alimenti tradizionali, spesso preparati con specie considerate “minori” rispetto alle grandi colture, può contribuire all’uso delle risorse vegetali per un approccio multi-funzionale alla produzione di “nuovi” alimenti tradizionali. Inoltre, lo studio della loro possibile valenza salutistica è importante per poter attribuire ad essi un ruolo nella prevenzione di malattie cronico-degenerative. Nell’ambito del progetto EU BASEFOOD studi successivi a questo screening iniziale valuteranno la potenziale bioattività di estratti selezionati in modelli cellulari.
2011
“Nutrizione e rischio cardiovascolare
F. Danesi, F. Pasini, M. Mudryk, B. Kocaoglu, D. Karpenko, L. Kapreliants, et al. (2011). Bioattività degli alimenti tradizionali del Mar Nero: primo screening del possibile ruolo nella prevenzione cardiovascolare.
F. Danesi; F. Pasini; M. Mudryk; B. Kocaoglu; D. Karpenko; L. Kapreliants; M. Jorjadze; A. Stroia; I. Alexieva; M.F. Caboni; L.F. D’Antuono; A. Bordon...espandi
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