Navigating the path to climate neutrality: socio-spatial dynamics in Bologna

Cities worldwide are grappling with the mounting challenges brought about by climate change. Despite proactive measures by some urban governments, the overall global response, as indicated by the IPCC, remains insufficient. This reality strengthens even more the imperative for cities to accelerate their transition strategies and adopt more robust actions to tackle the climate crisis within urban systems. This effort should also include the creation of alliances with the research experimentations engaging cities. Following this assumption, the paper aims to investigate the socio-spatial dynamics of cities in the face of the climate crisis, with a specific focus on Bologna, Italy. It seeks to evaluate Bologna’s endeavors in establishing Positive Energy Districts (PEDs) and promoting energy citizenship and community-based initiatives through two European projects. Additionally, it aims to connect these efforts to broader narratives of local stakeholder engagement and assess the role of higher education institutions in facilitating climate action.

A livello globale, tutte le città stanno affrontando le crescenti sfide poste dal cambiamento climatico. Nonostante le misure intraprese da alcune amministrazioni cittadine, la risposta mondiale complessiva, come indicato dall'IPCC, rimane inadeguata. Tale situazione rende indispensabile che le città rafforzino le loro strategie di transizione e adottino azioni più incisive per affrontare la crisi climatica all'interno degli ecosistemi urbani. Uno sforzo che richiede anche la collaborazione con le esperienze di ricerca che coinvolgono le città. In questo contesto, il contributo si propone di indagare le dinamiche socio-territoriali delle città di fronte alla crisi climatica, con un focus specifico su Bologna, in Italia. In particolare, cerca di valutare l'impegno di Bologna nella creazione di distretti a energia positiva (PED) e nella promozione della cittadinanza energetica e di iniziative di comunità attraverso due progetti europei. Inoltre, mira a correlare questi tentativi a narrazioni più ampie di coinvolgimento degli stakeholder locali e a definire il ruolo delle istituzioni accademiche nel facilitare le azioni per il clima.