In cattedra prima del conseguimento delle abilitazioni all’insegnamento : una ricerca esplorativa nel Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Bologna

The early enrolment as teachers of Primary Teacher Education (PTE) students represents an internal contradiction in the recruitment system, which requires teachers to have a specific university degree and teaching qualification. Moreover, the need for teachers, exacerbated by the pandemic crisis, has affected the phenomenon, leading the policy-makers to allow access to the second tier of the Provincial Substitute Teaching List for PTE students from the 3rd year onward. In order to understand the problem and its potential repercussions on the initial teacher education system, in the 2020/2021 academic year the Department of Education Studies of the University of Bologna has launched an exploratory study aimed at investigating perceptions and attitudes of PTE studentworkers, particularly those who work as teachers in kindergarten and primary school, with a focus on aspects such as perceptions of their own competencies, difficulties encountered, and work/study combination. Data were collected through an online questionnaire completed anonymously and voluntarily by 221 respondents. Although within the limits of a purely exploratory survey, which involved a non-probabilistic sample, the results highlight the importance of further investigating the problem. Among the critical issues that have been identified is, for example, that most of the student-workers report that they have experienced difficulties in their teaching experience and that this work involvement has been an impediment to attending university. Despite this, they almost unanimously state that they would do this work experience again at the same time as their university commitments.

Il precoce ingresso in classe come insegnanti di studentesse e studenti di Scienze della Formazione Primaria (SFP) rappresenta una contraddizione interna al sistema di reclutamento, che quegli stessi insegnanti li vorrebbe laureati e abilitati. Il fabbisogno di personale docente, acuito dalla crisi pandemica, ha peraltro impattato sul fenomeno, portando il legislatore a consentire l’accesso alla seconda fascia delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) di studenti SFP dal III anno in poi. Allo scopo di comprendere il problema e le sue potenziali ripercussioni sul sistema della formazione iniziale, il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna ha avviato, a partire dall’a.a. 2020/2021, una ricerca esplorativa finalizzata a cogliere percezioni e atteggiamenti degli studenti-lavoratori SFP, in particolare di coloro che lavorano nella scuola dell’infanzia e primaria tramite graduatorie GPS oppure MAD, con un focus su aspetti quali la percezione delle proprie competenze, le difficoltà incontrate, la conciliazione lavoro/studio. I dati sono stati raccolti mediante un questionario online, compilato in forma anonima e su base volontaria da 221 rispondenti. Pur nei limiti di un’indagine prettamente esplorativa, che ha coinvolto un campione di tipo non probabilistico, i risultati evidenziano l’importanza di approfondire ulteriormente il problema. Tra le criticità emerse si rileva, ad esempio, che la maggior parte degli studenti-lavoratori riporta di essersi trovato in difficoltà nella propria esperienza di insegnamento e che tale impegno lavorativo ha rappresentato un impedimento alla frequenza delle attività formative. Nonostante ciò, quasi all’unanimità, essi dichiarano che rifarebbero l’esperienza lavorativa in contemporanea agli impegni universitari.