L'integrazione dei mangimi per conigli in accrescimento-ingrasso con acidi grassi polinsaturi della serie omega-3 favorisce un aumento della loro presenza nelle carni rendendole più rispondenti alle esigenze della nutrizione umana (alimenti funzionali). Ciò, in condizioni normali, avviene tanto se si usano EPA e DHA di origine ittica o da alghe marine, quanto con l'impiego dei precursori, acido alfa-linolenico in particolare. Ricerche effettuate su 240 coniglie fattrici, con l'intento di studiare gli effetti sull'efficienza riproduttiva, fanno ritenere che l'aggiunta alla dieta di microalghe coltivate, ricche di DHA (Schizochytrium spp.): 1) tenda a deprimere i consumi alimentari; 2) non influenzi in modo statisticamente significativo le performance riproduttive delle coniglie di primo parto; 3) favorisca il numero dei coniglietti nati e svezzati nel secondo parto; 4) riduca la mortalità neonatale dei coniglietti se utilizzate durante la prima gestazione e la successiva lattazione.
A. Mordenti, A.L. Mordenti, M. Tassinari, G. Zaghini (2005). Acidi grassi omega-3 nell'alimentazione del coniglio. PROGRESS IN NUTRITION, 7/ Suppl. 1, 53-60.
Acidi grassi omega-3 nell'alimentazione del coniglio.
MORDENTI, ARCHIMEDE;MORDENTI, ATTILIO;TASSINARI, MARCO;ZAGHINI, GIULIANO
2005
Abstract
L'integrazione dei mangimi per conigli in accrescimento-ingrasso con acidi grassi polinsaturi della serie omega-3 favorisce un aumento della loro presenza nelle carni rendendole più rispondenti alle esigenze della nutrizione umana (alimenti funzionali). Ciò, in condizioni normali, avviene tanto se si usano EPA e DHA di origine ittica o da alghe marine, quanto con l'impiego dei precursori, acido alfa-linolenico in particolare. Ricerche effettuate su 240 coniglie fattrici, con l'intento di studiare gli effetti sull'efficienza riproduttiva, fanno ritenere che l'aggiunta alla dieta di microalghe coltivate, ricche di DHA (Schizochytrium spp.): 1) tenda a deprimere i consumi alimentari; 2) non influenzi in modo statisticamente significativo le performance riproduttive delle coniglie di primo parto; 3) favorisca il numero dei coniglietti nati e svezzati nel secondo parto; 4) riduca la mortalità neonatale dei coniglietti se utilizzate durante la prima gestazione e la successiva lattazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.