La nascita pretermine, a causa della precoce esposizione a vincoli biologici, ambientali e socio-relazionali atipici, costituisce una condizione di rischio per lo sviluppo comunicativo-linguistico fin dalla prima infanzia. Gli effetti diventano più evidenti tra l’età prescolare e l’età scolare coinvolgendo sia le competenze lessicali, grammaticali, fonologiche e pragmatiche che la consapevolezza fonologica e i processi di lettura e scrittura, e permangono fino all’adolescenza, richiedendo quindi di monitorare lo sviluppo mediante percorsi di follow-up. Una più elevata probabilità di disabilità e ritardi evolutivi si riscontra tra i nati estremamente e altamente pretermine; tuttavia, ritardi evolutivi possono verificarsi anche nei nati moderatamente e lievemente pretermine. Fattori di rischio individuati nello sviluppo comunicativo-linguistico nei nati pretermine sono sia biologici -elevata immaturità neonatale, complicazioni mediche neonatali e familiarità per disturbi di linguaggio o apprendimento- che ambientali e socio-relazionali -basso livello di istruzione e status socio-economico dei genitori e input comunicativo-linguistico genitoriale non adeguato. Le difficoltà comunicative-linguistiche sono spesso associate a difficoltà cognitive e motorie, con effetti a cascata su abilità successive più complesse. Tra gli interventi, ideati per prevenire o limitare gli effetti della nascita pretermine sullo sviluppo comunicativo-linguistico, vi sono: a) interventi per aumentare l’ascolto della voce materna e gli scambi comunicativi tra genitori e bambino sia durante l’ospedalizzazione che, successivamente, a casa; b) interventi di coaching genitoriale per sostenere lo sviluppo comunicativo-linguistico; c) training per i bambini per sostenerne lo sviluppo cognitivo per i successivi apprendimenti.
Alessandra Sansavini, A.G. (2022). Lo sviluppo comunicativo-linguistico nei bambini nati pretermine: fattori di rischio, traiettorie e interventi.. Bologna : Il Mulino.
Lo sviluppo comunicativo-linguistico nei bambini nati pretermine: fattori di rischio, traiettorie e interventi.
Alessandra Sansavini
Primo
;Annalisa Guarini;Chiara Suttora;Mariagrazia Zuccarini
2022
Abstract
La nascita pretermine, a causa della precoce esposizione a vincoli biologici, ambientali e socio-relazionali atipici, costituisce una condizione di rischio per lo sviluppo comunicativo-linguistico fin dalla prima infanzia. Gli effetti diventano più evidenti tra l’età prescolare e l’età scolare coinvolgendo sia le competenze lessicali, grammaticali, fonologiche e pragmatiche che la consapevolezza fonologica e i processi di lettura e scrittura, e permangono fino all’adolescenza, richiedendo quindi di monitorare lo sviluppo mediante percorsi di follow-up. Una più elevata probabilità di disabilità e ritardi evolutivi si riscontra tra i nati estremamente e altamente pretermine; tuttavia, ritardi evolutivi possono verificarsi anche nei nati moderatamente e lievemente pretermine. Fattori di rischio individuati nello sviluppo comunicativo-linguistico nei nati pretermine sono sia biologici -elevata immaturità neonatale, complicazioni mediche neonatali e familiarità per disturbi di linguaggio o apprendimento- che ambientali e socio-relazionali -basso livello di istruzione e status socio-economico dei genitori e input comunicativo-linguistico genitoriale non adeguato. Le difficoltà comunicative-linguistiche sono spesso associate a difficoltà cognitive e motorie, con effetti a cascata su abilità successive più complesse. Tra gli interventi, ideati per prevenire o limitare gli effetti della nascita pretermine sullo sviluppo comunicativo-linguistico, vi sono: a) interventi per aumentare l’ascolto della voce materna e gli scambi comunicativi tra genitori e bambino sia durante l’ospedalizzazione che, successivamente, a casa; b) interventi di coaching genitoriale per sostenere lo sviluppo comunicativo-linguistico; c) training per i bambini per sostenerne lo sviluppo cognitivo per i successivi apprendimenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.