E’ noto che negli ultimi 20 anni si sono verificati importanti cambiamenti climatici, le cui principali manifestazioni hanno riguardato l’aumento delle temperature che ha determinato in molti ambienti viticoli, ed in particolare per le uve rosse, una accelerazione dei processi di accumulo degli zuccheri nelle bacche, con un evidente anticipo temporale del momento in cui il livello glucometrico del mosto risulta ottimale per la raccolta. In tale momento, peraltro mentre non risultano ancora presenti gli aromi tipici dell’uva ed altre fondamentali caratteristiche positive dell’acino (colore della buccia, sintesi dei composti fenolici, imbrunimento dei vinaccioli, perdita di astringenza, ecc.), che genericamente sono indicate con il termine di “maturità fenolica”.Tenuto conto di ciò è possibile chiedersi se vi siano interventi agronomici capaci di contrastare l’accorciamento del periodo di accumulazione zuccherina. Una possibile tecnica potrebbe essere l’utilizzo di tagli meccanici drastici sulle parti medio-alte dei germogli in post-invaiatura per eliminare le foglie più funzionali, ridurre la sintesi dei carboidrati e rallentare il loro trasferimento nelle bacche. Per i medesimi scopi potrebbe essere applicata in post-invaiatura anche la defogliazione meccanica per tutta l’altezza della chioma o di prodotti antitraspiranti .
INTRIERI C:, FILIPPETTI I. (2009). Maturazione accelerata delle uve ed eccessivo grado alcolico del vino. Cosa può fare la ricerca se cambia il clima?. RIVISTA DI FRUTTICOLTURA E DI ORTOFLORICOLTURA, 9, 76-78.
Maturazione accelerata delle uve ed eccessivo grado alcolico del vino. Cosa può fare la ricerca se cambia il clima?
INTRIERI, CESARE;FILIPPETTI, ILARIA
2009
Abstract
E’ noto che negli ultimi 20 anni si sono verificati importanti cambiamenti climatici, le cui principali manifestazioni hanno riguardato l’aumento delle temperature che ha determinato in molti ambienti viticoli, ed in particolare per le uve rosse, una accelerazione dei processi di accumulo degli zuccheri nelle bacche, con un evidente anticipo temporale del momento in cui il livello glucometrico del mosto risulta ottimale per la raccolta. In tale momento, peraltro mentre non risultano ancora presenti gli aromi tipici dell’uva ed altre fondamentali caratteristiche positive dell’acino (colore della buccia, sintesi dei composti fenolici, imbrunimento dei vinaccioli, perdita di astringenza, ecc.), che genericamente sono indicate con il termine di “maturità fenolica”.Tenuto conto di ciò è possibile chiedersi se vi siano interventi agronomici capaci di contrastare l’accorciamento del periodo di accumulazione zuccherina. Una possibile tecnica potrebbe essere l’utilizzo di tagli meccanici drastici sulle parti medio-alte dei germogli in post-invaiatura per eliminare le foglie più funzionali, ridurre la sintesi dei carboidrati e rallentare il loro trasferimento nelle bacche. Per i medesimi scopi potrebbe essere applicata in post-invaiatura anche la defogliazione meccanica per tutta l’altezza della chioma o di prodotti antitraspiranti .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.