Con la decisione n. 7893 del 2020, la prima sezione civile della Corte di cassazione ha cassato con rinvio la decisione che aveva ritenuto giustificato il diniego, opposto dal Comune di Verona, all'istanza di affissione di alcuni manifesti da parte dell'UAAR. La significatività della decisione concerne i profili su cui si gioca l'esercizio del diritto di propaganda: le forme che il proselitismo può assumere e i limiti che esso incontra quando si tratti di negare o di mettere in discussione il divino. Il giudice di legittimità ha stabilito in modo inequivocabile che la propaganda dell'ateismo e dell'agnosticismo, e dell'attività delle associazioni che li rappresentano, non incontra limiti diversi né più stringenti della propaganda del credo positivo.
Quale spazio per le manifestazioni pubbliche di negazione di Dio? Il caso della campagna pubblicitaria dell'UAAR / caterina Domenicali. - In: GIUSTIZIA CIVILE.COM. - ISSN 2420-9651. - ELETTRONICO. - 9:(2020), pp. 1-9.
Quale spazio per le manifestazioni pubbliche di negazione di Dio? Il caso della campagna pubblicitaria dell'UAAR
caterina Domenicali
2020
Abstract
Con la decisione n. 7893 del 2020, la prima sezione civile della Corte di cassazione ha cassato con rinvio la decisione che aveva ritenuto giustificato il diniego, opposto dal Comune di Verona, all'istanza di affissione di alcuni manifesti da parte dell'UAAR. La significatività della decisione concerne i profili su cui si gioca l'esercizio del diritto di propaganda: le forme che il proselitismo può assumere e i limiti che esso incontra quando si tratti di negare o di mettere in discussione il divino. Il giudice di legittimità ha stabilito in modo inequivocabile che la propaganda dell'ateismo e dell'agnosticismo, e dell'attività delle associazioni che li rappresentano, non incontra limiti diversi né più stringenti della propaganda del credo positivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.