Introduzione. La protezione ed il supporto per l’organizzazione neurobiologica, comportamentale e affettivo-relazionale dei nati estremamente pretermine è diventata fondamentale nelle terapie intensive neonatali. Nonostante la care individualizzata al bambino e alla sua famiglia, diversi studi hanno evidenziato in questi bambini difficoltà neuromotorie, cognitive, comportamentali e affettivo-relazionali nell’infanzia e in età scolare e altri studi hanno rilevato vissuti di stress nelle madri di questi bambini nello stesso periodo evolutivo. L’obiettivo dello studio è valutare mediante ripetute osservazioni nel primo anno di vita l’andamento dello sviluppo psicomotorio di nati estremamente pretermine e del vissuto delle loro madri. Metodo. Tredici nati pretermine di e.g. ≤28 settimane, esenti da danni neurologici, motori, sensoriali e di madrelingua italiana, sono stati esaminati, a 3, 6, 9 e 12 mesi (età corretta), mediante l’uso delle Scale Griffiths (1996). Alle medesime età è stato somministrato alle loro madri il Symptom Questionnaire (Fava e Kellner, 1981). Risultati. Le analisi descrittive mostrano che i punteggi medi del GQ delle Scale Griffiths rientrano in un range normale a tutte le età; tuttavia, l’analisi della varianza a misure ripetute evidenzia un decremento significativo nel quoziente di sviluppo generale dai 3 ai 12 mesi con la presenza di ritardi cognitivi in alcuni bambini a 12 mesi. Le analisi descrittive del SQ mostrano che i valori medi di ansia, depressione, sintomi somatici e ostilità materni rientrano in un range normale a tutte le somministrazioni. Discussione. Difficoltà evolutive nei bambini di età gestazionale estremamente bassa si evidenziano maggiormente alla fine del primo anno di vita, mentre il vissuto materno non appare correlato all’andamento dello sviluppo psicomotorio del bambino. Questi risultati indicano l’importanza di follow-up continuativi nel primo anno di vita, per monitorare l’andamento dello sviluppo psico-motorio di questi bambini e fornire un supporto psicologico alle loro madri.
Savini S., Sansavini A., Guarini A., Malaguti I., Piccioni A., Trombini E. (2009). Sviluppo psicomotorio in nati estremamente pretermine e vissuto materno: uno studio longitudinale nel primo anno di vita.. CHIETI : s.n.
Sviluppo psicomotorio in nati estremamente pretermine e vissuto materno: uno studio longitudinale nel primo anno di vita.
SAVINI, SILVIA;SANSAVINI, ALESSANDRA;GUARINI, ANNALISA;TROMBINI, ELENA
2009
Abstract
Introduzione. La protezione ed il supporto per l’organizzazione neurobiologica, comportamentale e affettivo-relazionale dei nati estremamente pretermine è diventata fondamentale nelle terapie intensive neonatali. Nonostante la care individualizzata al bambino e alla sua famiglia, diversi studi hanno evidenziato in questi bambini difficoltà neuromotorie, cognitive, comportamentali e affettivo-relazionali nell’infanzia e in età scolare e altri studi hanno rilevato vissuti di stress nelle madri di questi bambini nello stesso periodo evolutivo. L’obiettivo dello studio è valutare mediante ripetute osservazioni nel primo anno di vita l’andamento dello sviluppo psicomotorio di nati estremamente pretermine e del vissuto delle loro madri. Metodo. Tredici nati pretermine di e.g. ≤28 settimane, esenti da danni neurologici, motori, sensoriali e di madrelingua italiana, sono stati esaminati, a 3, 6, 9 e 12 mesi (età corretta), mediante l’uso delle Scale Griffiths (1996). Alle medesime età è stato somministrato alle loro madri il Symptom Questionnaire (Fava e Kellner, 1981). Risultati. Le analisi descrittive mostrano che i punteggi medi del GQ delle Scale Griffiths rientrano in un range normale a tutte le età; tuttavia, l’analisi della varianza a misure ripetute evidenzia un decremento significativo nel quoziente di sviluppo generale dai 3 ai 12 mesi con la presenza di ritardi cognitivi in alcuni bambini a 12 mesi. Le analisi descrittive del SQ mostrano che i valori medi di ansia, depressione, sintomi somatici e ostilità materni rientrano in un range normale a tutte le somministrazioni. Discussione. Difficoltà evolutive nei bambini di età gestazionale estremamente bassa si evidenziano maggiormente alla fine del primo anno di vita, mentre il vissuto materno non appare correlato all’andamento dello sviluppo psicomotorio del bambino. Questi risultati indicano l’importanza di follow-up continuativi nel primo anno di vita, per monitorare l’andamento dello sviluppo psico-motorio di questi bambini e fornire un supporto psicologico alle loro madri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.