Il contenuto in composti nutrizionali, funzionali e antinutrizionali dei legumi varia in risposta a diverse fattori genetici e ambientali. I carboidrati, incluso amido, saccarosio e fibra insolubile, sono importanti composti nutrizionali nel fagiolo comune (Phaseolus vulgaris L.). Il crescente interesse nei confronti dei composti funzionali del fagiolo è in gran parte da attribuirsi alla presenza di polifenoli e fibre. Nonostante le rilevanti potenzialità alimentari, i consumatori guardano al fagiolo con diffidenza a causa dei disturbi intestinali che tale alimento può causare. Infatti, tra i principali fattori antinutrizionali del fagiolo, sono presenti alcuni oligosaccaridi della famiglia del raffinosio (RFO), tra cui il raffinosio, lo stachiosio e il verbascosio. Le fibre solubili (SDF, inclusa la frazione dell’amido resistente) e gli zuccheri RFO sono indigeribili, ma rappresentano una fonte preferenziale di carbonio per il microbiota intestinale. Questa azione prebiotica può generare meteorismo, in quanto questi composti vengono fermentati dai microrganismi intestinal. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare il ruolo della diversità genetica ed ambientale in relazione al contenuto di composti derivati dai carboidrati quali amido, fibre e zuccheri RFO. Per tale finalità sono stati utilizzate quattro accessioni di fagiolo comune (Phaseolus vulgaris L.): due cultivar moderne (Cannellino e Verdone) e due ecotipi (fagiolo Zolfino del Pratomagno e fagiolo Garliano). I risultati ottenuti dimostrano che sia il genotipo delle accessioni analizzate che l’ambiente di coltivazione giocano un ruolo essenziale nell’accumulo delle componenti prese in esame (fattori nutrizionali, funzionali ed antinutrizionali), ed in particolare sul contenuto dei composti responsabili della flatulenza. Tra le accessioni analizzate, Garliano e Verdone mostrano un contenuto in frazione solubile totale (TSF) significativamente minore rispetto all’ecotipo Zolfino del Pratomagno e alla cultivar Cannellino. Incrementi nel contenuto di fibra solubile (SDF) sono stati registrati in ambienti di coltivazione localizzati ad altitudini più elevate.
WHITTAKER A., MARTINELLI T., DI SILVESTRO R., BOSI S., MAROTTI I., DINELLI G., et al. (2009). Interazione Genotipo-Ambiente nel determinare l’espressione di diverse componenti nutrizionali, funzionali e antinutrizionali in Phaseolus vulgaris L.. FIRENZE : M. Bindi.
Interazione Genotipo-Ambiente nel determinare l’espressione di diverse componenti nutrizionali, funzionali e antinutrizionali in Phaseolus vulgaris L.
DI SILVESTRO, RAFFAELLA;BOSI, SARA;MAROTTI, ILARIA;DINELLI, GIOVANNI;
2009
Abstract
Il contenuto in composti nutrizionali, funzionali e antinutrizionali dei legumi varia in risposta a diverse fattori genetici e ambientali. I carboidrati, incluso amido, saccarosio e fibra insolubile, sono importanti composti nutrizionali nel fagiolo comune (Phaseolus vulgaris L.). Il crescente interesse nei confronti dei composti funzionali del fagiolo è in gran parte da attribuirsi alla presenza di polifenoli e fibre. Nonostante le rilevanti potenzialità alimentari, i consumatori guardano al fagiolo con diffidenza a causa dei disturbi intestinali che tale alimento può causare. Infatti, tra i principali fattori antinutrizionali del fagiolo, sono presenti alcuni oligosaccaridi della famiglia del raffinosio (RFO), tra cui il raffinosio, lo stachiosio e il verbascosio. Le fibre solubili (SDF, inclusa la frazione dell’amido resistente) e gli zuccheri RFO sono indigeribili, ma rappresentano una fonte preferenziale di carbonio per il microbiota intestinale. Questa azione prebiotica può generare meteorismo, in quanto questi composti vengono fermentati dai microrganismi intestinal. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare il ruolo della diversità genetica ed ambientale in relazione al contenuto di composti derivati dai carboidrati quali amido, fibre e zuccheri RFO. Per tale finalità sono stati utilizzate quattro accessioni di fagiolo comune (Phaseolus vulgaris L.): due cultivar moderne (Cannellino e Verdone) e due ecotipi (fagiolo Zolfino del Pratomagno e fagiolo Garliano). I risultati ottenuti dimostrano che sia il genotipo delle accessioni analizzate che l’ambiente di coltivazione giocano un ruolo essenziale nell’accumulo delle componenti prese in esame (fattori nutrizionali, funzionali ed antinutrizionali), ed in particolare sul contenuto dei composti responsabili della flatulenza. Tra le accessioni analizzate, Garliano e Verdone mostrano un contenuto in frazione solubile totale (TSF) significativamente minore rispetto all’ecotipo Zolfino del Pratomagno e alla cultivar Cannellino. Incrementi nel contenuto di fibra solubile (SDF) sono stati registrati in ambienti di coltivazione localizzati ad altitudini più elevate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.