Recenti studi individuano le leguminose da granella come piante funzionali, in quanto producono svariati composti appartenenti alla classe dei flavonoidi che oltre a determinare il colore del tegumento di alcune specie di fagiolo, possono migliorare le funzioni biologiche e ridurre il rischio di malattie croniche nell’uomo. La presente ricerca è stata condotta su un’accessione di fagiolo comune (Phaseolus vulgaris L., cv. Verdone), allo scopo di valutare a livello del germoglio, l’effetto di stress abiotici (fisici e chimici) sui livelli di mRNA per l’enzima chalcone sintasi (CHS), sull’attività enzimatica di fenilalananina-ammonio liasi (PAL) e tirosina-ammonio liasi (TAL) (enzimi chiave nella sintesi dei flavonoidi) e sul contenuto in flavonoidi. I germogli di fagiolo, allo stadio di due foglie vere, sono stati sottoposti a trattamenti con elicitori fisici (radiazioni UV-B) e chimici (chitosano, acido b-amminobutirrico-BABA e bentonite). A 0, 6, 18, 24 e 48 ore dai trattamenti sono state effettuate le seguenti determinazioni sperimentali: 1) valutazione dell’mRNA per l’enzima CHS mediante PCR Real Time, 2) attività enzimatica mediante saggio spettrofotometrico, 3) contenuto in flavonoidi tramite RP-HPLC. L’irraggiamento con UV-B è risultato il migliore metodo di elicitazione (aumento, a 6 e 18 ore, dell’attività di PAL di 0,7 e 0,8 volte, aumento dei livelli di mRNA a 18 ore di 14 volte e aumento di 7 volte dei flavonoidi a 48 ore); anche i trattamenti con BABA e Bentonite hanno indotto un significativo aumento del contenuto in flavonoidi (rispettivamente di 6 volte a 18 ore e di 5,5 volte a 24 ore), mentre il chitosano non ha fornito rilevanti risultati. Alla luce dei risultati ottenuti e data la valenza nutraceutica dei flavonoidi, è evidente come sia importante sviluppare metodi biotecnologici per la loro produzione su larga scala. Inoltre si apre la concreta prospettiva di utilizzare il fagiolo nella nostra alimentazione non solo come granella, ma anche come germoglio.

Elicitazione abiotica ed espressione di metaboliti secondari in germogli di fagiolo comune (Phaseolus vulgaris L.) / DINELLI G.; BREGOLA V; BOSI S.; DI SILVESTRO R.; MAROTTI I.. - STAMPA. - (2009), pp. 73-74. (Intervento presentato al convegno XXXVIII Convegno Nazionale Società Italiana di Agronomia tenutosi a Firenze nel 21-23 settembre 2009).

Elicitazione abiotica ed espressione di metaboliti secondari in germogli di fagiolo comune (Phaseolus vulgaris L.).

DINELLI, GIOVANNI;BREGOLA, VALERIA;BOSI, SARA;DI SILVESTRO, RAFFAELLA;MAROTTI, ILARIA
2009

Abstract

Recenti studi individuano le leguminose da granella come piante funzionali, in quanto producono svariati composti appartenenti alla classe dei flavonoidi che oltre a determinare il colore del tegumento di alcune specie di fagiolo, possono migliorare le funzioni biologiche e ridurre il rischio di malattie croniche nell’uomo. La presente ricerca è stata condotta su un’accessione di fagiolo comune (Phaseolus vulgaris L., cv. Verdone), allo scopo di valutare a livello del germoglio, l’effetto di stress abiotici (fisici e chimici) sui livelli di mRNA per l’enzima chalcone sintasi (CHS), sull’attività enzimatica di fenilalananina-ammonio liasi (PAL) e tirosina-ammonio liasi (TAL) (enzimi chiave nella sintesi dei flavonoidi) e sul contenuto in flavonoidi. I germogli di fagiolo, allo stadio di due foglie vere, sono stati sottoposti a trattamenti con elicitori fisici (radiazioni UV-B) e chimici (chitosano, acido b-amminobutirrico-BABA e bentonite). A 0, 6, 18, 24 e 48 ore dai trattamenti sono state effettuate le seguenti determinazioni sperimentali: 1) valutazione dell’mRNA per l’enzima CHS mediante PCR Real Time, 2) attività enzimatica mediante saggio spettrofotometrico, 3) contenuto in flavonoidi tramite RP-HPLC. L’irraggiamento con UV-B è risultato il migliore metodo di elicitazione (aumento, a 6 e 18 ore, dell’attività di PAL di 0,7 e 0,8 volte, aumento dei livelli di mRNA a 18 ore di 14 volte e aumento di 7 volte dei flavonoidi a 48 ore); anche i trattamenti con BABA e Bentonite hanno indotto un significativo aumento del contenuto in flavonoidi (rispettivamente di 6 volte a 18 ore e di 5,5 volte a 24 ore), mentre il chitosano non ha fornito rilevanti risultati. Alla luce dei risultati ottenuti e data la valenza nutraceutica dei flavonoidi, è evidente come sia importante sviluppare metodi biotecnologici per la loro produzione su larga scala. Inoltre si apre la concreta prospettiva di utilizzare il fagiolo nella nostra alimentazione non solo come granella, ma anche come germoglio.
2009
Atti del XXXVIII Convegno Nazionale Società Italiana di Agronomia
73
74
Elicitazione abiotica ed espressione di metaboliti secondari in germogli di fagiolo comune (Phaseolus vulgaris L.) / DINELLI G.; BREGOLA V; BOSI S.; DI SILVESTRO R.; MAROTTI I.. - STAMPA. - (2009), pp. 73-74. (Intervento presentato al convegno XXXVIII Convegno Nazionale Società Italiana di Agronomia tenutosi a Firenze nel 21-23 settembre 2009).
DINELLI G.; BREGOLA V; BOSI S.; DI SILVESTRO R.; MAROTTI I.
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