L’olio extra vergine di oliva (EV) a causa del suo elevato valore nutrizionale-salutistico, che si traduce anche in elevato valore economico, è frequentemente oggetto di miscelazioni fraudolente con oli di minor pregio. La deodorazione degli oli da olive di scarsa qualità impiegando una tecnologia “mild”, rappresenta un tema di grande attualità nell’ambito delle frodi alimentari: gli oli ottenuti da questo trattamento illegale, realizzato sottovuoto spinto ed a temperature contenute, possono essere miscelati a EVs, per dare un prodotto adulterato con caratteristiche chimico-fisiche difficilmente distinguibili da un EV e venduto come tale. Al fine di confermare l’effettiva presenza di oli ottenuti mediante la tecnologia di deodorazione illegale “mild”, in questo lavoro è stato applicato a numerosi campioni commerciali un metodo di analisi recentemente proposto da alcuni ricercatori italiani e spagnoli, ma non ancora recepito a livello comunitario, basato sulla determinazione gascromatografica dei metil ed etil esteri degli acidi grassi (alchil esteri). Sui medesimi oli sono state inoltre effettuate le determinazioni del contenuto in acqua e della frazione volatile; sulla base di osservazioni precedenti si ha, infatti, ragione di sospettare che il contenuto di acqua, così come il profilo aromatico, possano variare in oli sottoposti a trattamento di deodorazione “mild”.
Applicazione di metodi analitici per la determinazione di oli deodorati mild in oli extra vergini di oliva
BENDINI, ALESSANDRA;CERRETANI, LORENZO;LERCKER, GIOVANNI
2009
Abstract
L’olio extra vergine di oliva (EV) a causa del suo elevato valore nutrizionale-salutistico, che si traduce anche in elevato valore economico, è frequentemente oggetto di miscelazioni fraudolente con oli di minor pregio. La deodorazione degli oli da olive di scarsa qualità impiegando una tecnologia “mild”, rappresenta un tema di grande attualità nell’ambito delle frodi alimentari: gli oli ottenuti da questo trattamento illegale, realizzato sottovuoto spinto ed a temperature contenute, possono essere miscelati a EVs, per dare un prodotto adulterato con caratteristiche chimico-fisiche difficilmente distinguibili da un EV e venduto come tale. Al fine di confermare l’effettiva presenza di oli ottenuti mediante la tecnologia di deodorazione illegale “mild”, in questo lavoro è stato applicato a numerosi campioni commerciali un metodo di analisi recentemente proposto da alcuni ricercatori italiani e spagnoli, ma non ancora recepito a livello comunitario, basato sulla determinazione gascromatografica dei metil ed etil esteri degli acidi grassi (alchil esteri). Sui medesimi oli sono state inoltre effettuate le determinazioni del contenuto in acqua e della frazione volatile; sulla base di osservazioni precedenti si ha, infatti, ragione di sospettare che il contenuto di acqua, così come il profilo aromatico, possano variare in oli sottoposti a trattamento di deodorazione “mild”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.