La ricerca si è proposta di esaminare, mediante il questionario “Il Primo Vocabolario del Bambino” (PVB) le prime competenze lessicali e morfosintattiche di 70 bambini nati pretermine di peso molto basso, privi di danni neurologici, a 30 mesi di età corretta. Si è voluto indagare l’influenza dei fattori di rischio biologici e sociali su tali competenze e la relazione tra queste ultime e il QI. I risultati principali hanno mostrato che le performance lessicali, morfosintattiche e cognitive medie si collocano all’interno di un range normale. Tuttavia, il 20% dei bambini ha uno sviluppo lessicale a rischio (<10° percentile), il 15% non usa funtori e pronomi nelle frasi e ha un QI <85. L’analisi dei fattori di rischio biologici e sociali ha messo in luce che vi sono dei sottogruppi con uno sviluppo linguistico e cognitivo meno avanzato e, in alcuni casi, a rischio: i fattori risultati significativi sono quelli connessi a un’elevata immaturità neonatale (peso <1000g, età gestazionale <31 settimane) che, soprattutto se associati al sesso maschile, determinano una minor produzione di parole e frasi e uno stile prevalentemente telegrafico indipendentemente dal livello di istruzione dei genitori. Lo sviluppo lessicale, morfosintattico e cognitivo sono risultati tra loro correlati.
Sansavini A., Guarini A., Ruffilli F., Alessandroni R., Giovanelli G., Salvioli G.P. (2004). Fattori di rischio associati alla nascita pretermine e prime competenze linguistiche rilevate con il MacArthur. PSICOLOGIA CLINICA DELLO SVILUPPO, VIII, 47-67.
Fattori di rischio associati alla nascita pretermine e prime competenze linguistiche rilevate con il MacArthur
SANSAVINI, ALESSANDRA;GUARINI, ANNALISA;GIOVANELLI, GIULIANA;SALVIOLI, GIAN PAOLO
2004
Abstract
La ricerca si è proposta di esaminare, mediante il questionario “Il Primo Vocabolario del Bambino” (PVB) le prime competenze lessicali e morfosintattiche di 70 bambini nati pretermine di peso molto basso, privi di danni neurologici, a 30 mesi di età corretta. Si è voluto indagare l’influenza dei fattori di rischio biologici e sociali su tali competenze e la relazione tra queste ultime e il QI. I risultati principali hanno mostrato che le performance lessicali, morfosintattiche e cognitive medie si collocano all’interno di un range normale. Tuttavia, il 20% dei bambini ha uno sviluppo lessicale a rischio (<10° percentile), il 15% non usa funtori e pronomi nelle frasi e ha un QI <85. L’analisi dei fattori di rischio biologici e sociali ha messo in luce che vi sono dei sottogruppi con uno sviluppo linguistico e cognitivo meno avanzato e, in alcuni casi, a rischio: i fattori risultati significativi sono quelli connessi a un’elevata immaturità neonatale (peso <1000g, età gestazionale <31 settimane) che, soprattutto se associati al sesso maschile, determinano una minor produzione di parole e frasi e uno stile prevalentemente telegrafico indipendentemente dal livello di istruzione dei genitori. Lo sviluppo lessicale, morfosintattico e cognitivo sono risultati tra loro correlati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.