La conoscenza della variabilità spaziale delle caratteristiche vegeto-produttive di un vigneto è il presupposto per l’introduzione di tecniche di viticoltura di precisione come l’applicazione a rateo variabile dei nutrienti. In un vigneto non irriguo di Trebbiano romagnolo allevato a GDC sito nella Valle del Senio sono state effettuate, nel corso del 2018 e 2019, misure speditive del vigore vegetativo impiegando sensori prossimali attivi GreenSeeker® applicati su veicolo e misure della distribuzione delle rese e della qualità delle uve sulla base di un reticolo di campionamento rappresentativo dell’intero vigneto. Nel corso dei due anni di indagine sono state inoltre rilevate le fallanze e le piante che presentavano evidenti sintomi del Mal dell’esca e della Flavescenza dorata/ Legno nero, georeferenziandone la posizione tramite GPS. Le informazioni puntuali delle rese, parametri qulitativi e del vigore (NDVI) sono state interpolate e gli strati informativi raster ottenuti sono stati sovrapposti e intersecati per verificare la presenza di sotto aree del campo con comportamento omogeneo. Nel corso dei due anni di prove sono state inoltre realizzate mappe di prescrizione per la fertilizzazione azotata basandosi sulla analisi dei dati di vigore. Sulla base delle mappe di prescrizione sono state effettuate due applicazioni a rateo variabile di fertilizzante azotato che hanno previsto dosi massime di N per le aree di medio vigore, dosi intermedie per le aree caratterizzate da alto vigore e nessuna applicazione per le aree con vigore più basso e quelle che presentavano fallanze e/o piante malate. I campionamenti alla vendemmia hanno indicato produzioni più elevate nelle zone dove prevaleva l’alto vigore, evidenziando che in tali zone la concentrazione zuccherina si attestava su livelli inferiori rispetto alle parti del vigneto meno vigorose. La gestione differenziata del fertilizzante azotato ha consentito di risparmiare 15 unità di azoto mantenendo un adeguato livello di vigore vegetativo sull’intero campo.

Mappe di vigore per rendere efficiente la distribuzione dei concimi

Allegro G.;Martelli R.;Pizziolo A.;Valentini G.;Pezzi F.;Filippetti I.;
2020

Abstract

La conoscenza della variabilità spaziale delle caratteristiche vegeto-produttive di un vigneto è il presupposto per l’introduzione di tecniche di viticoltura di precisione come l’applicazione a rateo variabile dei nutrienti. In un vigneto non irriguo di Trebbiano romagnolo allevato a GDC sito nella Valle del Senio sono state effettuate, nel corso del 2018 e 2019, misure speditive del vigore vegetativo impiegando sensori prossimali attivi GreenSeeker® applicati su veicolo e misure della distribuzione delle rese e della qualità delle uve sulla base di un reticolo di campionamento rappresentativo dell’intero vigneto. Nel corso dei due anni di indagine sono state inoltre rilevate le fallanze e le piante che presentavano evidenti sintomi del Mal dell’esca e della Flavescenza dorata/ Legno nero, georeferenziandone la posizione tramite GPS. Le informazioni puntuali delle rese, parametri qulitativi e del vigore (NDVI) sono state interpolate e gli strati informativi raster ottenuti sono stati sovrapposti e intersecati per verificare la presenza di sotto aree del campo con comportamento omogeneo. Nel corso dei due anni di prove sono state inoltre realizzate mappe di prescrizione per la fertilizzazione azotata basandosi sulla analisi dei dati di vigore. Sulla base delle mappe di prescrizione sono state effettuate due applicazioni a rateo variabile di fertilizzante azotato che hanno previsto dosi massime di N per le aree di medio vigore, dosi intermedie per le aree caratterizzate da alto vigore e nessuna applicazione per le aree con vigore più basso e quelle che presentavano fallanze e/o piante malate. I campionamenti alla vendemmia hanno indicato produzioni più elevate nelle zone dove prevaleva l’alto vigore, evidenziando che in tali zone la concentrazione zuccherina si attestava su livelli inferiori rispetto alle parti del vigneto meno vigorose. La gestione differenziata del fertilizzante azotato ha consentito di risparmiare 15 unità di azoto mantenendo un adeguato livello di vigore vegetativo sull’intero campo.
2020
Allegro G., Martelli R., Pizziolo A., Valentini G., Pezzi F., Filippetti I., Misturini D
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