I poliidrossialcanoati (PHA) sono polimeri biodegradabili prodotti dai batteri e che costituiscono una possibile alternativa “green” alle plastiche di origine fossile. Obiettivo dello studio è l’applicazione della metodologia Life Cycle Assessment (LCA) ad un processo innovativo di produzione di PHA utilizzando scarti vitivinicoli come fonte di carbonio. Il sistema analizzato comprende la produzione di acidi grassi volatili (VFA), la coltivazione della biomassa microbica, l’estrazione del polimero ed il fine vita del prodotto finito. Sono stati confrontati quattro differenti metodi di estrazione. L’elevata domanda energetica del processo è la causa principale degli impatti ambientali. Come conseguenza, anche le emissioni di GHG sono elevate. Tuttavia, il processo è di grande interesse e promettente considerando sia la biodegradabilità del polimero sia gli ampi margini di miglioramento possibili nel processo produttivo stesso.
Di Martino, S., Vogli, L., Macrelli, S., Bertin, L., Martinez, G.A., Righi, S. (2019). Life Cycle Assessment del processo di produzione di PHA da coltura pura di Pseudomonas putida. Roma : ENEA.
Life Cycle Assessment del processo di produzione di PHA da coltura pura di Pseudomonas putida
Luciano Vogli
Writing – Original Draft Preparation
;Stefano MacrelliMembro del Collaboration Group
;Lorenzo BertinMembro del Collaboration Group
;Gonzalo Agustin MartinezInvestigation
;Serena RighiSupervision
2019
Abstract
I poliidrossialcanoati (PHA) sono polimeri biodegradabili prodotti dai batteri e che costituiscono una possibile alternativa “green” alle plastiche di origine fossile. Obiettivo dello studio è l’applicazione della metodologia Life Cycle Assessment (LCA) ad un processo innovativo di produzione di PHA utilizzando scarti vitivinicoli come fonte di carbonio. Il sistema analizzato comprende la produzione di acidi grassi volatili (VFA), la coltivazione della biomassa microbica, l’estrazione del polimero ed il fine vita del prodotto finito. Sono stati confrontati quattro differenti metodi di estrazione. L’elevata domanda energetica del processo è la causa principale degli impatti ambientali. Come conseguenza, anche le emissioni di GHG sono elevate. Tuttavia, il processo è di grande interesse e promettente considerando sia la biodegradabilità del polimero sia gli ampi margini di miglioramento possibili nel processo produttivo stesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.