In questo lavoro è stata valutata la possibilità di utilizzare, per la conservazione della pera Conference, l’Atmosfera controllata con basso ossigeno o la Atmosfera controllata dinamica mediante misurazione della variazione della fluorescenza della clorofilla. I frutti raccolti ad una durezza di 6,5kg sono stati conservati a -1°C per 4 e otto mesi. Le condizioni di conservazione a confronto sono state: Atmosfera Controllata (AC) con 0,7% e 0,4% di O2 e l’Atmosfera Controllata Dinamica (ACD-FC) con una concentrazione iniziale dello 0,4% di ossigeno. Tale concentrazione è stata leggermente aumentata in base alle indicazioni fornite dalla misurazione della fluorescenza. La concentrazione di anidride carbonica è risultata sempre inferiore allo 0,7%. Al termine di ogni periodo di conservazione, i frutti conservati sia in AC a basso ossigeno che in ACD-FC, hanno evidenziato incidenze di riscaldo superficiale decisamente inferiori a quelli tenuti in Refrigerazione Normale. I frutti conservati alle diverse atmosfere a confronto, indipendentemente dalla loro composizione hanno evidenziato una maggiore durezza e una produzione di etilene notevolmente inferiore sia al termine della conservazione che dopo “shelf life”. Tuttavia, la colorazione dei frutti, a differenza di quelli in RN, è risultata decisamente verde anche dopo “shelf life”. La conservazione a basso ossigeno può essere proposta come una valida alternativa per la conservazione delle pere Conference. In presenza di lotti di frutti disomogenei la ACD-FC può offrire maggiori margini di sicurezza per prevenire la comparsa di danni da stress ipossico.

Effetto del basso ossigeno e dell’atmosfera controllata dinamica sul riscaldo delle pere Conference

FOLCHI, ANNIBALE;BERTOLINI, PAOLO;MAZZONI, DAVID
2015

Abstract

In questo lavoro è stata valutata la possibilità di utilizzare, per la conservazione della pera Conference, l’Atmosfera controllata con basso ossigeno o la Atmosfera controllata dinamica mediante misurazione della variazione della fluorescenza della clorofilla. I frutti raccolti ad una durezza di 6,5kg sono stati conservati a -1°C per 4 e otto mesi. Le condizioni di conservazione a confronto sono state: Atmosfera Controllata (AC) con 0,7% e 0,4% di O2 e l’Atmosfera Controllata Dinamica (ACD-FC) con una concentrazione iniziale dello 0,4% di ossigeno. Tale concentrazione è stata leggermente aumentata in base alle indicazioni fornite dalla misurazione della fluorescenza. La concentrazione di anidride carbonica è risultata sempre inferiore allo 0,7%. Al termine di ogni periodo di conservazione, i frutti conservati sia in AC a basso ossigeno che in ACD-FC, hanno evidenziato incidenze di riscaldo superficiale decisamente inferiori a quelli tenuti in Refrigerazione Normale. I frutti conservati alle diverse atmosfere a confronto, indipendentemente dalla loro composizione hanno evidenziato una maggiore durezza e una produzione di etilene notevolmente inferiore sia al termine della conservazione che dopo “shelf life”. Tuttavia, la colorazione dei frutti, a differenza di quelli in RN, è risultata decisamente verde anche dopo “shelf life”. La conservazione a basso ossigeno può essere proposta come una valida alternativa per la conservazione delle pere Conference. In presenza di lotti di frutti disomogenei la ACD-FC può offrire maggiori margini di sicurezza per prevenire la comparsa di danni da stress ipossico.
2015
Annibale Folchi; Paolo Bertolini; David Mazzoni
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