Risultati di un’indagine sul benessere animale in 126 allevamenti di vacche da latte in Emilia Romagna

In questo lavoro sono presentati i risultati di un’indagine sul benessere animale svolta in 126 allevamenti di vacche da latte emiliano-romagnoli con lo scopo di evidenziarne i punti di forza e di debolezza in tema di benessere animale e, nel contempo, verificare l’idoneità della metodica di lavoro in vista dell’estensione dello studio ad altre regioni. L’indagine è stata eseguita mediante sopralluoghi aziendali effettuati da tecnici appositamente formati che hanno esaminato 296 parametri definiti in una check list organizzata in 5 aree generali, 6 aree specifiche per le diverse categorie produttive (vacche in lattazione, in asciutta, manze gravide, rimonta, vitelli sotto le 8 settimane, vitelli oltre le 8 settimane d’età) ed in una sezione di indicatori dello stato sanitario individuale degli animali. Questi parametri sono stati valutati sulla base di precisi limiti di riferimento indicati in un apposito manuale a disposizione dei valutatori e la loro classificazione è stata espressa in termini di “conformità” o “non conformità” rispetto alle vigenti disposizioni normative in materia di benessere animale, oppure in una scala semi-quantitativa, come “scadente”, “sufficiente”, “buono”, “ottimo”, sulla base delle conoscenze disponibili nella letteratura scientifica. Alcuni parametri sono stati classificati come descrittivi. Il campione dei 126 allevamenti indagati era costituito da 77 (61,1%) allevamenti di piccole dimensioni (con meno di 40 capi), 24 (19%) medi (40-79 capi) e 25 (19,8%) grandi (almeno 80 capi). Dei 296 parametri misurati, 96 sono stati considerati descrittivi e non utili alla valutazione del benessere e dei restanti 200 solo 14 (7%) hanno rivelato una prevalenza di non conformità o insufficienze pari allo 0%. Per gli altri 186 parametri (93%) sono state osservate prevalenze di non conformità/insufficienze variabili dall’1% al 91 % sul totale del campione e di questi ben 114 (57%) hanno mostrato una prevalenza di non conformità/insufficienza superiore al 10%. Dall’analisi dei risultati emergono ampie percentuali di non conformità nella gestione dei vitelli e di insufficienze per diversi aspetti connessi alla formazione del personale, all’assistenza specialistica ed alla gestione sanitaria della mandria. La prevalenza di non conformità/insufficienze è risultata inversamente proporzionale alle dimensioni dell’allevamento ed al numero di corsi specifici di addestramento e formazione in materia di benessere animale frequentati dal personale di stalla.