Alla terza ristampa, il successo della pubblicazione “Un filo d’olio” è conclamato, anzi la nuova edizione, completamente rielaborata, arricchita, sulla base delle esperienze di questi ultimi anni, è segnale dell’ evoluzione che il prodotto olio ha registrato sia nelle caratteristiche di produzione sia nella consapevolezza del consumatore. E’ affermazione del nostro territorio, un mix unico fatto di mare, entroterra, paesaggi, architettura, storia e prodotti che sono “tipici” proprio perché si producono in un contesto tradizionale, peculiare seppur con tecniche innovative. Molta strada è stata fatta, dopo anni di menù sempre uguali, di concentrazione univoca su un esclusivo ambito economico, la riscoperta del nostro entroterra, del buon bere, del mangiare sano e con gusto, sono divenuti temi sempre più al centro dell’attenzione non solo di “esperti” ma anche di consumatori attenti ed esigenti. Nello specifico dell’olio DOP extravergine “Colline di Romagna” resta, tuttavia, l’esigenza di orientare al consumo fruitori locali e turisti ancor “ignari” della qualità del nostro olio, incentivando la diffusione nella ristorazione dentro e fuori casa. Non da meno la necessità di contrastare la commercializzazione di prodotti di incerta provenienza, composizione e lavorazione diffusi, a basso costo, nella grande distribuzione. Azioni di “cultura” gastronomica che, tuttavia, hanno peso notevole nel sistema di sviluppo economico del nostro territorio. Al di là della definizione geografica della DOP, è nel territorio della provincia di Rimini, dove l’olivo trova le condizioni migliori di coltivazione, che si produce il 73% di tutto l’olio della regione Emilia Romagna. Non a caso nella nostra provincia si snoda una vera e propria Strada dell’Olio con la Fiera dell’Olio di Coriano, quella di Montefiore, il Concorso dell’Olio Novello di Montegridolfo, le iniziative di Domenica in Frantoio e Org…olio, con l’attivazione di circuiti di ristorazione dedicati all’olio extravergine di oliva delle colline di Rimini….fino ad arrivare all’Orgolioteca, un Pub “all’Olio” riservato ai giovani per cui, dopo la stagione del mare, il periodo novembre/dicembre si caratterizza come il tempo dell’olio riminese. Dunque, il madeinrimini, in un arco che va dalla sicurezza alimentare, basata sulla tracciabilità e la garanzia di filiera (di qui il nostro sostegno alla certificazione della DOP) al gusto legato alla tipicità, può essere una risposta efficace ad una globalizzazione che, nella ristorazione, sta appiattendo il livello qualitativo, minando una delle prerogative principali di Rimini, ovvero la capacità di “fare tendenza”..che altro non è che la capacità di progettare il futuro. In questo contesto si colloca “Un filo d’olio”, una pubblicazione ricca di informazioni, suggerimenti e, quindi, un’opera che diffonde la cultura dell’olio, delle sue proprietà salutari, del suo valore alimentare e gastronomico. Ma altrettanto chiaro è il messaggio che potremmo definire di “economia sostenibile”. Si tratta, infatti, di rivendicare il cibo anche come valore economico e far capire che vale la pena spendere di più se si vuole mangiare “buono” e “sicuro”. Un valore, quello del cibo, che deve classificarsi prima di altro (dal telefonino al prodotto di effetto mediatico) altrimenti non solo si mette a rischio la salute ma si mette in ginocchio la nostra Agricoltura, incentivando costi sempre più bassi e, quindi, prodotti provenienti da ogni dove, composti da ogni cosa, spesso realizzati con lo sfruttamento di uomini, donne e bambini. Mentre si può andare nella direzione giusta…con un filo d’olio.

Un filo d'olio. Guida all'acquisto ed al consumo dell'olio extravergine di oliva / G. Lercker; A. Bendini; S. Cerni; L. Cerretani. - STAMPA. - (2007).

Un filo d'olio. Guida all'acquisto ed al consumo dell'olio extravergine di oliva.

LERCKER, GIOVANNI;BENDINI, ALESSANDRA;CERRETANI, LORENZO
2007

Abstract

Alla terza ristampa, il successo della pubblicazione “Un filo d’olio” è conclamato, anzi la nuova edizione, completamente rielaborata, arricchita, sulla base delle esperienze di questi ultimi anni, è segnale dell’ evoluzione che il prodotto olio ha registrato sia nelle caratteristiche di produzione sia nella consapevolezza del consumatore. E’ affermazione del nostro territorio, un mix unico fatto di mare, entroterra, paesaggi, architettura, storia e prodotti che sono “tipici” proprio perché si producono in un contesto tradizionale, peculiare seppur con tecniche innovative. Molta strada è stata fatta, dopo anni di menù sempre uguali, di concentrazione univoca su un esclusivo ambito economico, la riscoperta del nostro entroterra, del buon bere, del mangiare sano e con gusto, sono divenuti temi sempre più al centro dell’attenzione non solo di “esperti” ma anche di consumatori attenti ed esigenti. Nello specifico dell’olio DOP extravergine “Colline di Romagna” resta, tuttavia, l’esigenza di orientare al consumo fruitori locali e turisti ancor “ignari” della qualità del nostro olio, incentivando la diffusione nella ristorazione dentro e fuori casa. Non da meno la necessità di contrastare la commercializzazione di prodotti di incerta provenienza, composizione e lavorazione diffusi, a basso costo, nella grande distribuzione. Azioni di “cultura” gastronomica che, tuttavia, hanno peso notevole nel sistema di sviluppo economico del nostro territorio. Al di là della definizione geografica della DOP, è nel territorio della provincia di Rimini, dove l’olivo trova le condizioni migliori di coltivazione, che si produce il 73% di tutto l’olio della regione Emilia Romagna. Non a caso nella nostra provincia si snoda una vera e propria Strada dell’Olio con la Fiera dell’Olio di Coriano, quella di Montefiore, il Concorso dell’Olio Novello di Montegridolfo, le iniziative di Domenica in Frantoio e Org…olio, con l’attivazione di circuiti di ristorazione dedicati all’olio extravergine di oliva delle colline di Rimini….fino ad arrivare all’Orgolioteca, un Pub “all’Olio” riservato ai giovani per cui, dopo la stagione del mare, il periodo novembre/dicembre si caratterizza come il tempo dell’olio riminese. Dunque, il madeinrimini, in un arco che va dalla sicurezza alimentare, basata sulla tracciabilità e la garanzia di filiera (di qui il nostro sostegno alla certificazione della DOP) al gusto legato alla tipicità, può essere una risposta efficace ad una globalizzazione che, nella ristorazione, sta appiattendo il livello qualitativo, minando una delle prerogative principali di Rimini, ovvero la capacità di “fare tendenza”..che altro non è che la capacità di progettare il futuro. In questo contesto si colloca “Un filo d’olio”, una pubblicazione ricca di informazioni, suggerimenti e, quindi, un’opera che diffonde la cultura dell’olio, delle sue proprietà salutari, del suo valore alimentare e gastronomico. Ma altrettanto chiaro è il messaggio che potremmo definire di “economia sostenibile”. Si tratta, infatti, di rivendicare il cibo anche come valore economico e far capire che vale la pena spendere di più se si vuole mangiare “buono” e “sicuro”. Un valore, quello del cibo, che deve classificarsi prima di altro (dal telefonino al prodotto di effetto mediatico) altrimenti non solo si mette a rischio la salute ma si mette in ginocchio la nostra Agricoltura, incentivando costi sempre più bassi e, quindi, prodotti provenienti da ogni dove, composti da ogni cosa, spesso realizzati con lo sfruttamento di uomini, donne e bambini. Mentre si può andare nella direzione giusta…con un filo d’olio.
2007
112
Un filo d'olio. Guida all'acquisto ed al consumo dell'olio extravergine di oliva / G. Lercker; A. Bendini; S. Cerni; L. Cerretani. - STAMPA. - (2007).
G. Lercker; A. Bendini; S. Cerni; L. Cerretani
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