L'influenza della concimazione azotata (0, 100 e 200 kg/ha) sul contenuto di lipidi nelle noci (cv. Chandler) è stata studiata per tre anni consecutivi mediante tecniche cromatografiche. Inoltre, una nuova tecnica (OXITEST®), uno strumento sviluppato da VELP, è stata istituita per analizzare la stabilità ossidativa del gheriglio direttamente sul campione senza alcuna estrazione del grasso. Differenze quantitative sono state osservate tra il controllo (0 kg/ha di azoto) e le noci trattate, soprattutto per la quantità di acidi grassi C18: 1, C18: 2 e C18: 3 n-3. In breve, il grado di insaturazione del campione controllo è inferiore rispetto ai campioni trattati; i campioni concimati con 200 kg N/ha di azoto hanno mostrato minori quantità di acido linolenico e una maggiore quantità di acido linoleico rispetto ai campioni trattati con 100 kg/ha di azoto, quindi i campioni concimati con100 N kg/ha di azoto hanno riportato un’insaturazione superiore rispetto ai 200 N kg/ha e questo ha dimostrato una minore stabilità dei lipidi all’ossidazione. Infatti, il campione controllo ha mostrato il valore più alto di IP seguito dal campione concimato con 200 kg/ha e con 100 kg/ha di azoto. La correlazione positiva tra i risultati OXITEST® e il contenuto di MUFA (r2 = 0,8921, p <0,001) e la correlazione negativa tra i risultati OXITEST® e il contenuto PUFA (r2 = 0,8865, p <0.001) ha confermato l'influenza della composizione in acidi grassi sulla stabilità ossidativa di campioni di noci.
V. Verardo, Y. Riciputi, G. Sorrenti, P. Ornaghi, B. Marangoni, M.F. Caboni (2013). Valutazione della stabilità ossidativa mediante OXITEST® e correlazione con la composizione lipidica di noci coltivate secondo differenti condizioni agronomiche..
Valutazione della stabilità ossidativa mediante OXITEST® e correlazione con la composizione lipidica di noci coltivate secondo differenti condizioni agronomiche.
VERARDO, VITO;RICIPUTI, YLENIA;SORRENTI, GIOVAMBATTISTA;MARANGONI, BRUNO;CABONI, MARIA
2013
Abstract
L'influenza della concimazione azotata (0, 100 e 200 kg/ha) sul contenuto di lipidi nelle noci (cv. Chandler) è stata studiata per tre anni consecutivi mediante tecniche cromatografiche. Inoltre, una nuova tecnica (OXITEST®), uno strumento sviluppato da VELP, è stata istituita per analizzare la stabilità ossidativa del gheriglio direttamente sul campione senza alcuna estrazione del grasso. Differenze quantitative sono state osservate tra il controllo (0 kg/ha di azoto) e le noci trattate, soprattutto per la quantità di acidi grassi C18: 1, C18: 2 e C18: 3 n-3. In breve, il grado di insaturazione del campione controllo è inferiore rispetto ai campioni trattati; i campioni concimati con 200 kg N/ha di azoto hanno mostrato minori quantità di acido linolenico e una maggiore quantità di acido linoleico rispetto ai campioni trattati con 100 kg/ha di azoto, quindi i campioni concimati con100 N kg/ha di azoto hanno riportato un’insaturazione superiore rispetto ai 200 N kg/ha e questo ha dimostrato una minore stabilità dei lipidi all’ossidazione. Infatti, il campione controllo ha mostrato il valore più alto di IP seguito dal campione concimato con 200 kg/ha e con 100 kg/ha di azoto. La correlazione positiva tra i risultati OXITEST® e il contenuto di MUFA (r2 = 0,8921, p <0,001) e la correlazione negativa tra i risultati OXITEST® e il contenuto PUFA (r2 = 0,8865, p <0.001) ha confermato l'influenza della composizione in acidi grassi sulla stabilità ossidativa di campioni di noci.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.