Ricerche in ambito nazionale e internazionale hanno dimostrato che la nascita pretermine aumenta il rischio di difficoltà e disturbi del linguaggio e dell’apprendimento (Barre et al., 2011; Guarini et al., 2010; Sansavini et al., 2010). Partendo da un approccio neurocostruttivista (Karmiloff-Smith, 2009; Westermann et al., 2007) e ipotizzando che la nascita pretermine possa determinare traiettorie evolutive atipiche (Guarini et al., 2009; Sansavini et al., 2011; Sansavini e Guarini, 2010), appare rilevante individuare le traiettorie evolutive precoci delle competenze comunicative e linguistiche e, in particolare, indagare le prime competenze gestuali e lessicali, sia sul versante recettivo che espressivo, e la loro relazione con altri aspetti dello sviluppo. Metodo. Sono state da noi condotte ricerche trasversali e longitudinali sullo sviluppo delle competenze gestuali, lessicali e grammaticali e della relazione con le competenze cognitive e motorie nei primi anni di vita mediante strumenti diretti (scale di sviluppo e prove specifiche) e indiretti (questionari compilati dai genitori). Risultati. I risultati di questi studi sottolineano come le difficoltà nelle specifiche competenze comunicative e linguistiche diventino evidenti in momenti diversi dello sviluppo, con un aumento delle differenze rispetto alle traiettorie dei bambini nati a termine durante l’età prescolare, e presentino relazioni con lo sviluppo cognitivo e motorio. Si osserva inoltre come la nascita pretermine determini traiettorie diverse in funzione del grado di immaturità neonatale e dei fattori biologici e ambientali co-occorrenti. Conclusioni. Queste considerazioni sono rilevanti sia a livello teorico, ai fini della comprensione dello sviluppo comunicativo-linguistico di questa popolazione, sia sul piano metodologico e clinico ai fini della pianificazione di studi longitudinali, dell’individuazione di indici precoci di rischio, e dell’attivazione di interventi abilitativi mirati nei primi anni di vita.
Sansavini A., Guarini A., Savini S. (2012). Sviluppo comunicativo-linguistico nei nati pretermine: traiettorie e relazioni tra competenze.. Torino : Espress Edizioni.
Sviluppo comunicativo-linguistico nei nati pretermine: traiettorie e relazioni tra competenze.
SANSAVINI, ALESSANDRA;GUARINI, ANNALISA;SAVINI, SILVIA
2012
Abstract
Ricerche in ambito nazionale e internazionale hanno dimostrato che la nascita pretermine aumenta il rischio di difficoltà e disturbi del linguaggio e dell’apprendimento (Barre et al., 2011; Guarini et al., 2010; Sansavini et al., 2010). Partendo da un approccio neurocostruttivista (Karmiloff-Smith, 2009; Westermann et al., 2007) e ipotizzando che la nascita pretermine possa determinare traiettorie evolutive atipiche (Guarini et al., 2009; Sansavini et al., 2011; Sansavini e Guarini, 2010), appare rilevante individuare le traiettorie evolutive precoci delle competenze comunicative e linguistiche e, in particolare, indagare le prime competenze gestuali e lessicali, sia sul versante recettivo che espressivo, e la loro relazione con altri aspetti dello sviluppo. Metodo. Sono state da noi condotte ricerche trasversali e longitudinali sullo sviluppo delle competenze gestuali, lessicali e grammaticali e della relazione con le competenze cognitive e motorie nei primi anni di vita mediante strumenti diretti (scale di sviluppo e prove specifiche) e indiretti (questionari compilati dai genitori). Risultati. I risultati di questi studi sottolineano come le difficoltà nelle specifiche competenze comunicative e linguistiche diventino evidenti in momenti diversi dello sviluppo, con un aumento delle differenze rispetto alle traiettorie dei bambini nati a termine durante l’età prescolare, e presentino relazioni con lo sviluppo cognitivo e motorio. Si osserva inoltre come la nascita pretermine determini traiettorie diverse in funzione del grado di immaturità neonatale e dei fattori biologici e ambientali co-occorrenti. Conclusioni. Queste considerazioni sono rilevanti sia a livello teorico, ai fini della comprensione dello sviluppo comunicativo-linguistico di questa popolazione, sia sul piano metodologico e clinico ai fini della pianificazione di studi longitudinali, dell’individuazione di indici precoci di rischio, e dell’attivazione di interventi abilitativi mirati nei primi anni di vita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.