In M.A. et autres c. France (25 luglio 2024, n. 63664/19) la Corte Edu ha dichiarato convenzionalmente legittima la penalizzazione dell'acquisto di prestazioni sessuali tra adulti consenzienti, pur riconoscendo in capo alle autorità francesi un dovere di revisione periodica della sua proporzionalità in ragione dell'evoluzione delle società europee e degli effetti materiali della misura nel lungo periodo. L'Autore analizza, in particolare, la scelta della Corte di limitare la sua revisione a un sindacato esterno del procedimento parlamentare di approvazione del divieto, sostenendo che questo approccio minimalista, più astratto di quello tipicamente convenzionale, serva alla Corte per evitare passaggi motivazionali difficili inerenti alla giustificabilità sostanziali della misura. La tesi è che affrontarli non avrebbe necessariamente cambiato il risultato della decisione, ma sarebbe stata una responsabilità istituzionale della Corte, oltre che un momento rilevante per la costruzione di un discorso pubblico europeo su una questione eticamente sensibile come la prostituzione volontaria.
Bresciani, P.F. (2024). Cedu e prostituzione volontaria: il prezzo della scelta minimalista della Corte. QUADERNI COSTITUZIONALI, 4, 951-954.
Cedu e prostituzione volontaria: il prezzo della scelta minimalista della Corte
Pier Francesco Bresciani
2024
Abstract
In M.A. et autres c. France (25 luglio 2024, n. 63664/19) la Corte Edu ha dichiarato convenzionalmente legittima la penalizzazione dell'acquisto di prestazioni sessuali tra adulti consenzienti, pur riconoscendo in capo alle autorità francesi un dovere di revisione periodica della sua proporzionalità in ragione dell'evoluzione delle società europee e degli effetti materiali della misura nel lungo periodo. L'Autore analizza, in particolare, la scelta della Corte di limitare la sua revisione a un sindacato esterno del procedimento parlamentare di approvazione del divieto, sostenendo che questo approccio minimalista, più astratto di quello tipicamente convenzionale, serva alla Corte per evitare passaggi motivazionali difficili inerenti alla giustificabilità sostanziali della misura. La tesi è che affrontarli non avrebbe necessariamente cambiato il risultato della decisione, ma sarebbe stata una responsabilità istituzionale della Corte, oltre che un momento rilevante per la costruzione di un discorso pubblico europeo su una questione eticamente sensibile come la prostituzione volontaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.