Il contributo rilegge alcuni racconti di Storie naturali e Vizio di forma di Primo Levi, de Il crematorio di Vienna di Parise e il romanzo Il pianeta irritabile di Volponi, mostrando come in certe distopie a carattere ecologico siano presenti alcuni elementi propri del genere della fiaba. A partire dagli studi ecocritici e dal formalismo proppiano (in linea con la proposta di Ezio Puglia di una ecologia della fiaba), si vede come in questi testi il rapporto tra individuo e ambiente si identifica attraverso la costruzione letteraria di ecosistemi in cui l’uomo è un attante tra tanti, insieme ad animali, piante, oggetti, etc. Inoltre, l’indeterminatezza di tempo e luogo, la mancata caratterizzazione dei personaggi, la relazione uomo-animale-oggetto, la rappresentazione apatica della violenza, resa attraverso un linguaggio piano e il discorso diretto, ricorrono nelle distopie ecologiche come nelle fiabe, per ragioni diverse ma generando gli stessi effetti de-antropocentrici.
Lavinia Torti (2024). « La bella addormentata nel frigo ». Ecologia e fiaba nella distopia italiana (Parise, Volponi, Primo Levi). TRANSALPINA, 27, 181-197 [10.4000/12kpa].
« La bella addormentata nel frigo ». Ecologia e fiaba nella distopia italiana (Parise, Volponi, Primo Levi)
Lavinia Torti
2024
Abstract
Il contributo rilegge alcuni racconti di Storie naturali e Vizio di forma di Primo Levi, de Il crematorio di Vienna di Parise e il romanzo Il pianeta irritabile di Volponi, mostrando come in certe distopie a carattere ecologico siano presenti alcuni elementi propri del genere della fiaba. A partire dagli studi ecocritici e dal formalismo proppiano (in linea con la proposta di Ezio Puglia di una ecologia della fiaba), si vede come in questi testi il rapporto tra individuo e ambiente si identifica attraverso la costruzione letteraria di ecosistemi in cui l’uomo è un attante tra tanti, insieme ad animali, piante, oggetti, etc. Inoltre, l’indeterminatezza di tempo e luogo, la mancata caratterizzazione dei personaggi, la relazione uomo-animale-oggetto, la rappresentazione apatica della violenza, resa attraverso un linguaggio piano e il discorso diretto, ricorrono nelle distopie ecologiche come nelle fiabe, per ragioni diverse ma generando gli stessi effetti de-antropocentrici.File | Dimensione | Formato | |
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