Dall’arbitraggio regolamentare all’arbitraggio sistemico: il vero gioco (e rischio) delle migrazioni societarie in Olanda

The paper argues that the transfer of Italian listed companies’ legal seat to the Netherlands may be understood as a form of systemic arbitrage. Systemic arbitrage means the option for a company to choose from among competing stock markets, jurisdictions and public authorities by moving around its seats. Systemic arbitrage may well bring about windfalls for the countries of destination and pitfalls for the country of origin. After investigating the causes and consequences for Italy of the recent wave of corporate migrations to the Netherlands, the paper argues that Italy had better reduce the incentives for companies to migrate, has done well with the enhancement of its loyalty shares, should further consider working for a deeper harmonization of control enhancing mechanisms at the European Union level, but can do little to stem the tide of corporate migrations in light of the unlimited freedom of establishment of companies across the European Union.

Il trasferimento in Olanda della sede legale di società quotate italiane può rappresentare una forma di arbitraggio sistemico. Per arbitraggio sistemico si intende la facoltà per la società di scegliere, mediante lo spostamento delle proprie sedi, tra giurisdizioni, mercati di quotazione e autorità pubbliche in concorrenza, con ricadute positive per i sistemi-Paese ospitanti e negative per quello di origine. Dopo aver analizzato le cause e i danni cagionati all’Italia dalle migrazioni di proprie società in Olanda, lo scritto afferma la necessità di ridurre gli incentivi alla migrazione, discute dell’opportunità del voto maggiorato come riformato dalla recente “legge capitali” e invita a considerare il perseguimento in sede europea di un’armonizzazione degli strumenti di rafforzamento del controllo. Salvo pronosticare che, al cospetto di una illimitata libertà di circolazione delle persone giuridiche, le migrazioni societarie sono destinate a continuare.