Nella vita quotidiana, i nomi delle strade servono principalmente come ausili per gli spostamenti all’interno dell’habitat urbano. Esaminando i loro significati, possono essere descrittivi o raggruppati tematicamente. Di particolare interesse negli studi onomastici sono i nomi delle strade commemorativi, quelli che, in sostanza, mirano a evocare persone, luoghi o eventi ritenuti significativi per la società. Oltre alla loro semiotica, gli odonimi possono anche ricorrere in modo rilevante nelle opere letterarie, fungendo sia da semplice sfondo per la localizzazione della trama, sia influenzando attivamente lo svolgimento dei fatti. Questo è esemplificato in due romanzi: La notte di Dar es Salaam (2014) dell’autore tedesco Hermann Schulz e Il libro dei segreti (1994) dell’autore indiano-tanzaniano-canadese M. G. Vassanji. Entrambi i romanzi sono ambientati nella Dar es Salaam coloniale, e un’analisi comparativa può rivelare usi fra loro diversi dei nomi delle strade. Nel romanzo di Schulz, i nomi delle strade rafforzano il senso di disorientamento del protagonista, facendo assurgere le fermate lungo il percorso a punti focali narrativi. Queste fermate servono a creare uno spazio narrativo per gli eventi centrali. Al contrario, nel romanzo di Vassanji i nomi delle strade rappresentano un ambiente specifico in cui i personaggi, saldamente radicati nella realtà storica e socio-culturale di Dar es Salaam, trascorrono le loro vite.

Rieger (2024). LE VIE DI DAR ES SALAAM. FOREGROUNDING E BACKGROUNDING IN M.G. VASSANJI E HERMANN SCHULZ. IL NOME NEL TESTO, XXVI, 89-100 [10.4454/iNnt.innt.v26.925].

LE VIE DI DAR ES SALAAM. FOREGROUNDING E BACKGROUNDING IN M.G. VASSANJI E HERMANN SCHULZ

Rieger
2024

Abstract

Nella vita quotidiana, i nomi delle strade servono principalmente come ausili per gli spostamenti all’interno dell’habitat urbano. Esaminando i loro significati, possono essere descrittivi o raggruppati tematicamente. Di particolare interesse negli studi onomastici sono i nomi delle strade commemorativi, quelli che, in sostanza, mirano a evocare persone, luoghi o eventi ritenuti significativi per la società. Oltre alla loro semiotica, gli odonimi possono anche ricorrere in modo rilevante nelle opere letterarie, fungendo sia da semplice sfondo per la localizzazione della trama, sia influenzando attivamente lo svolgimento dei fatti. Questo è esemplificato in due romanzi: La notte di Dar es Salaam (2014) dell’autore tedesco Hermann Schulz e Il libro dei segreti (1994) dell’autore indiano-tanzaniano-canadese M. G. Vassanji. Entrambi i romanzi sono ambientati nella Dar es Salaam coloniale, e un’analisi comparativa può rivelare usi fra loro diversi dei nomi delle strade. Nel romanzo di Schulz, i nomi delle strade rafforzano il senso di disorientamento del protagonista, facendo assurgere le fermate lungo il percorso a punti focali narrativi. Queste fermate servono a creare uno spazio narrativo per gli eventi centrali. Al contrario, nel romanzo di Vassanji i nomi delle strade rappresentano un ambiente specifico in cui i personaggi, saldamente radicati nella realtà storica e socio-culturale di Dar es Salaam, trascorrono le loro vite.
2024
Rieger (2024). LE VIE DI DAR ES SALAAM. FOREGROUNDING E BACKGROUNDING IN M.G. VASSANJI E HERMANN SCHULZ. IL NOME NEL TESTO, XXVI, 89-100 [10.4454/iNnt.innt.v26.925].
Rieger
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/983166
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