Algoritmi come oracoli? Imparare a riconoscere l’ibridità dei sistemi socio-tecnici e sottoporli al controllo pubblico

This article proposes a critical reflection about the increasingly popular metaphor that represents algorithms as oracles. Firstly, the history of the science of forecasting will be retraced, highlighting the novelty represented by algorithmic systems: they are used to make mathematical forecasts related not only to the natural world, but also to human actions. The issue of the transparency and reliability of algorithmic systems will then be raised, building on the reinterpretation of modernity proposed by Bruno Latour, which is centred on the concept of hybridity between the human and non-human dimensions. Finally, some considerations will be proposed concerning, on the one hand, the importance of educating to deconstruct the narratives concerning digital technologies and, on the other hand, the need for educational institutions to adopt digital infrastructures that are subject to public control and not contracted out to private entities.

Il presente articolo intende proporre una riflessione critica attorno alla metafora, oggi sempre più diffusa, che rappresenta gli algoritmi come oracoli. In primo luogo verrà ripercorsa la storia della scienza delle previsioni, mettendo in luce la novità rappresentata dai sistemi algoritmici: essi consentono di effettuare previsioni matematiche relative non soltanto al mondo naturale, ma anche alle azioni umane. Verrà quindi posta la questione della trasparenza e dell’affidabilità dei sistemi algoritmici, a partire dalla reinterpretazione della modernità proposta da Bruno Latour, che è incentrata sul concetto di ibridità tra dimensione umana e non umana. Infine saranno proposte alcune considerazioni relative, da un lato, all’importanza di educare a decostruire le narrazioni riguardanti le tecnologie digitali e, dall’altro, alla necessità che le istituzioni educative adottino infrastrutture digitali sottoposte al controllo pubblico e non appaltate a soggetti privati.