Le ultime campagne di scavo nell’abitato dell’età del Bronzo di Mursia hanno riguardato i settori B, C, E, F nella parte a monte del villaggio, con un particolare approfondimento nell’area a ridosso del muro difensivo, il cd. Muro alto. Nel Settore B è stato completato lo scavo dell’area meridionale della Capanna B13, una struttura a pianta ovale allungata orientata in senso NWSE, appartenente alla prima fase insediativa dell’abitato. La struttura, inizialmente progettata come ambiente unico, affine alla adiacente capanna B14, appare sin da un momento precoce ristrutturata in due distinti ambienti ovali seminterrati, allineati in senso N-S e accostati lungo il lato corto, denominati rispettivamente B13 Nord e B13 Sud (5,4 x 4,3 m, superficie interna: 12 m²). Nel settore E l’indagine stratigrafica attualmente riguarda l’ultima fase di occupazione dell’abitato, caratterizzato da strutture connesse ad attività domestiche di preparazione di cibo. Sono state individuate ed esplorate tre strutture a pianta ovale, di piccole dimensioni, il cui spazio interno è occupato da strutture ed indicatori relativi alla cottura degli alimenti. Tutte le capanne individuate sono interessate da un incendio che chiude il ciclo insediativo e che ha permesso di ritrovare testimonianze ben conservate del loro utilizzo, delle dinamiche dell’incendio e del successivo crollo di parte delle pareti costituite da elementi lignei e intonaco in argilla. L’area indagata nel settore C ha permesso di mettere in evidenza il contatto tra area abitata e il lato interno del muro difensivo. A monte della capanna C1, indagata tra la fine degli anni’60 e l’inizio degli anni ’70 da Carlo Tozzi, la rimozione delle pietre di crollo del Muro Alto ha permesso di mettere in luce la stratigrafia originaria sviluppata con forti dislivelli associati ai piani d’uso delle capanne e/o di altre strutture connesse alla circolazione dell’area. Lungo il lato meridionale del muro difensivo, il cd. Muro Alto, un imponente intervento di rimozione delle pietre di crollo ha permesso di individuare un tratto di circa 10 metri di lunghezza del paramento interno. Il profilo del muro mostra una forte verticalità con pietre assemblate senza legante e senza una particolare cura nel predisporre la superficie a vista. L’aspetto non è tuttavia molto diverso dal paramento esterno, ben conservato sia nel lato est che nel lato sud della fortificazione, dove si rilevano diversi episodi di rifasci antichi.
Maurizio Cattani, A.M.C. (2019). Mursia (Pantelleria, TP). NOTIZIARIO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA, 6(II), 73-76.
Mursia (Pantelleria, TP)
Maurizio Cattani
Primo
;Florencia Ines Debandi;Alessandra Magrì;Alessandro Peinetti;
2019
Abstract
Le ultime campagne di scavo nell’abitato dell’età del Bronzo di Mursia hanno riguardato i settori B, C, E, F nella parte a monte del villaggio, con un particolare approfondimento nell’area a ridosso del muro difensivo, il cd. Muro alto. Nel Settore B è stato completato lo scavo dell’area meridionale della Capanna B13, una struttura a pianta ovale allungata orientata in senso NWSE, appartenente alla prima fase insediativa dell’abitato. La struttura, inizialmente progettata come ambiente unico, affine alla adiacente capanna B14, appare sin da un momento precoce ristrutturata in due distinti ambienti ovali seminterrati, allineati in senso N-S e accostati lungo il lato corto, denominati rispettivamente B13 Nord e B13 Sud (5,4 x 4,3 m, superficie interna: 12 m²). Nel settore E l’indagine stratigrafica attualmente riguarda l’ultima fase di occupazione dell’abitato, caratterizzato da strutture connesse ad attività domestiche di preparazione di cibo. Sono state individuate ed esplorate tre strutture a pianta ovale, di piccole dimensioni, il cui spazio interno è occupato da strutture ed indicatori relativi alla cottura degli alimenti. Tutte le capanne individuate sono interessate da un incendio che chiude il ciclo insediativo e che ha permesso di ritrovare testimonianze ben conservate del loro utilizzo, delle dinamiche dell’incendio e del successivo crollo di parte delle pareti costituite da elementi lignei e intonaco in argilla. L’area indagata nel settore C ha permesso di mettere in evidenza il contatto tra area abitata e il lato interno del muro difensivo. A monte della capanna C1, indagata tra la fine degli anni’60 e l’inizio degli anni ’70 da Carlo Tozzi, la rimozione delle pietre di crollo del Muro Alto ha permesso di mettere in luce la stratigrafia originaria sviluppata con forti dislivelli associati ai piani d’uso delle capanne e/o di altre strutture connesse alla circolazione dell’area. Lungo il lato meridionale del muro difensivo, il cd. Muro Alto, un imponente intervento di rimozione delle pietre di crollo ha permesso di individuare un tratto di circa 10 metri di lunghezza del paramento interno. Il profilo del muro mostra una forte verticalità con pietre assemblate senza legante e senza una particolare cura nel predisporre la superficie a vista. L’aspetto non è tuttavia molto diverso dal paramento esterno, ben conservato sia nel lato est che nel lato sud della fortificazione, dove si rilevano diversi episodi di rifasci antichi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.