L'A analizza la sentenza della Cassazione penale, Sez. III, 28 agosto 2023, n. 35847 che si occupa della distinzione fra collare elettrico telecomandato dal padrone del cane, denominato anche collare da addestramento, e collare automatico antiabbaio, per affermare l’applicabilità a quest’ultimo dell’art. 727, comma 2, c.p., senza che sia necessario accertarne l’effettivo utilizzo, come invece richiederebbe l’indirizzo di legittimità affermatosi in tema di collari elettrici, e ciò in ragione del suo azionamento automatico al latrare del cane, mentre in caso di collare comandato a distanza resterebbe necessario accertarne l’effettiva attivazione perché si configuri il reato di cui al secondo comma dell’art. 727 c.p., che richiede la detenzione dell’animale in condizioni incompatibili con la sua natura e produttive di gravi sofferenze.
Margherita Pittalis (2023). È reato di abbandono apporre al cane un collare antiabbaio automatico. IL QUOTIDIANO GIURIDICO, 9, 1-4.
È reato di abbandono apporre al cane un collare antiabbaio automatico
Margherita Pittalis
2023
Abstract
L'A analizza la sentenza della Cassazione penale, Sez. III, 28 agosto 2023, n. 35847 che si occupa della distinzione fra collare elettrico telecomandato dal padrone del cane, denominato anche collare da addestramento, e collare automatico antiabbaio, per affermare l’applicabilità a quest’ultimo dell’art. 727, comma 2, c.p., senza che sia necessario accertarne l’effettivo utilizzo, come invece richiederebbe l’indirizzo di legittimità affermatosi in tema di collari elettrici, e ciò in ragione del suo azionamento automatico al latrare del cane, mentre in caso di collare comandato a distanza resterebbe necessario accertarne l’effettiva attivazione perché si configuri il reato di cui al secondo comma dell’art. 727 c.p., che richiede la detenzione dell’animale in condizioni incompatibili con la sua natura e produttive di gravi sofferenze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.