Il movimento ecologista Extinction Rebellion : un contesto che educa alla cura, alla decentralizzazione efficace e all’azione nonviolenta = The environmental movement Extinction Rebellion: A context that educates to care, effective decentralisation and non-violent action

Extinction Rebellion is an environmental movement that practices non-violent civil disobedience to compel government action to counter the eco-climatic crisis. The thesis argued in this article is that Extinction Rebellion represents a particularly interesting context from an educational point of view, because it is based on highly structured organisational methodologies, through which the movement's founding principles are embodied in practices that its members tend to learn and internalise. In particular, three dimensions of the movement will be highlighted: firstly, it is strongly characterised by practices of personal, interpersonal and community care; secondly, it is a decentralised organisation that aims to distribute responsibilities and avoid concentrations of power, while safeguarding the effectiveness of decision-making processes; finally, it is a space that trains people to practice non-violent political action.

Extinction Rebellion è un movimento ecologista che pratica azioni di disobbedienza civile nonviolenta per spingere i governi ad agire per contrastare la crisi eco-climatica. La tesi sostenuta in questo articolo è che Extinction Rebellion rappresenti un contesto particolarmente interessante dal punto di vista educativo, perché si basa su metodologie organizzative molto strutturate, attraverso le quali i principi fondativi del movimento vengono incarnati in pratiche che i suoi membri tendono ad apprendere e interiorizzare. In particolare, verranno messe in luce tre dimensioni del movimento: in primo luogo si tratta di un ambiente caratterizzato da una forte attenzione alle pratiche di cura personale, interpersonale e comunitaria; in secondo luogo si tratta di un’organizzazione decentralizzata che permette di distribuire le responsabilità ed evitare le concentrazioni di potere, salvaguardando al tempo stesso l’efficacia dei processi decisionali; infine si tratta di un spazio che allena a praticare azioni politiche nonviolente.