Si propone una interpretazione poco "praticata" dalla storiografia attorno all'affresco detto "La cavalcata di Magi"dipinto da Benozzo Gozzoli sulle pareti della Cappella privata di Palazzo Medici a Firenze, tra 1459 e 1364. La presenza del fedele ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesti al centro della scena- e così vicino ai ritratti di tre generazioni di committenti, i Medici -, chiarifica il significato generale dell'affresco: la esaltazione dei committenti e delle relazioni da loro favorite e promosse: il Malatesti, infatti, è in quegli anni, ancora il condottiere dell'esercito a difesa di Firenze.
GIORGIO VESPIGNANI (2022). Un ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesti a Firenze nel 1459: in primo piano nel Corteo dei Magi di Benozzo Gozzoli nella Cappella di Palazzo Medici. STUDI ROMAGNOLI, LXXIII, 949-963.
Un ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesti a Firenze nel 1459: in primo piano nel Corteo dei Magi di Benozzo Gozzoli nella Cappella di Palazzo Medici
GIORGIO VESPIGNANI
2022
Abstract
Si propone una interpretazione poco "praticata" dalla storiografia attorno all'affresco detto "La cavalcata di Magi"dipinto da Benozzo Gozzoli sulle pareti della Cappella privata di Palazzo Medici a Firenze, tra 1459 e 1364. La presenza del fedele ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesti al centro della scena- e così vicino ai ritratti di tre generazioni di committenti, i Medici -, chiarifica il significato generale dell'affresco: la esaltazione dei committenti e delle relazioni da loro favorite e promosse: il Malatesti, infatti, è in quegli anni, ancora il condottiere dell'esercito a difesa di Firenze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.