Il protocollo di Kyoto contiene degli obiettivi vincolanti e quantificati di limitazione e riduzione dei gas ad effetto serra entro il 2050, che comporta dei provvedimenti da attuare anche nel campo della navigazione, legati nello specifico alla migliore efficienza degli scafi e quindi all’ ottimizzazione delle dimensioni e forme delle carene, ma anche ai mezzi di propulsione[1]. La computazione numerica fluidodinamica (CFD), può essere considerata come uno strumento indispensabile in futuro per investigare i meccanismi alla base del risparmio energetico per le barche in navigazione, ed in particolare per la riduzione dell’ inquinamento dei gas di scarico. Lo scopo centrale di questo lavoro è quindi quello di presentare un metodo di analisi, validato anche dai dati reali delle prove in mare, con il fine di poter prevenire e correggere anche in fase progettuale delle scelte che andrebbero ad incidere sulle emissioni di agenti inquinati, partendo dai valori delle resistenze al moto di una barca in navigazione. Si è proceduto infatti tramite analisi CFD, avvalendosi del codice di calcolo industriale StarCCM+ (CD-Adapco), all’ ottimizzazione della carena in cui vengono tenute in considerazione le scelte da intraprendere nell’impostazione delle simulazioni in termini geometrici (dimensione caratteristica cella) e temporali (intervallo temporale per iterazione).
Lorenzini E., Biserni C., Ragazzini C. (2010). La resistenza all’avanzamento e l’inquinamento idrodinamico. s.l : s.n.
La resistenza all’avanzamento e l’inquinamento idrodinamico
LORENZINI, ENRICO;BISERNI, CESARE;RAGAZZINI, CHIARA
2010
Abstract
Il protocollo di Kyoto contiene degli obiettivi vincolanti e quantificati di limitazione e riduzione dei gas ad effetto serra entro il 2050, che comporta dei provvedimenti da attuare anche nel campo della navigazione, legati nello specifico alla migliore efficienza degli scafi e quindi all’ ottimizzazione delle dimensioni e forme delle carene, ma anche ai mezzi di propulsione[1]. La computazione numerica fluidodinamica (CFD), può essere considerata come uno strumento indispensabile in futuro per investigare i meccanismi alla base del risparmio energetico per le barche in navigazione, ed in particolare per la riduzione dell’ inquinamento dei gas di scarico. Lo scopo centrale di questo lavoro è quindi quello di presentare un metodo di analisi, validato anche dai dati reali delle prove in mare, con il fine di poter prevenire e correggere anche in fase progettuale delle scelte che andrebbero ad incidere sulle emissioni di agenti inquinati, partendo dai valori delle resistenze al moto di una barca in navigazione. Si è proceduto infatti tramite analisi CFD, avvalendosi del codice di calcolo industriale StarCCM+ (CD-Adapco), all’ ottimizzazione della carena in cui vengono tenute in considerazione le scelte da intraprendere nell’impostazione delle simulazioni in termini geometrici (dimensione caratteristica cella) e temporali (intervallo temporale per iterazione).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.