L'articolazione sociale a Bologna e nel suo territorio nel corso del Villanoviano I: nuovi spunti di riflessione

The so-called “proto-urban phenomenon” that involved Etruria during the Early Iron Age (EIA) is considered an important turning point in the Italian pre-protohistory. Among the effects of this phenomenon, we take into consideration the changes in the social order of the communities of this territory. Starting from EIA 1, we see the disappearance of the old pre-urban social order and the beginning of power centralization in the hands of the main social groups. The new elites manifest themselves at the funerary level with the deposition of distinctive rank elements, such as weapons and rich parures. In the Bolognese area, the absence of weapons in the tombs is a limit for the archaeological research. For a long time it was assumed that there was a substantial uniformity in the grave goods of this area. The recent discoveries on the phase Villanovan I of Bologna have defined of the presence of a social stratification. In this arcticle we focus on the burials of this phase, that are examined through a division by class of the male and female grave goods. In particular, the necropolises of S. Vitale and Savena, referable to the settlement of via Sante Vincenzi, have been analyzed. The study of the grave goods has shown the presence of different social groups, as well as the presence, within the same settlement, of a few relevant groups who managed the community. These groups probably conversed with the leading grups of the other nearby villages (in particular those of Fiera, Caserma Battistini and "Benacci"), giving life to a polycentric system that controlled the Bolognese area.

Il cosiddetto “fenomeno protourbano” che ha interessato l’Etruria nel corso della prima età del ferro (EIA) costituisce uno degli snodi epocali nella pre-protostoria italiana. Fra gli effetti di questo fenomeno, si prendono in considerazione i cambiamenti nell’ordinamento sociale delle comunità di questo territorio, che, a partire dal EIA 1, vedono la scomparsa dei vecchi ordinamenti sociali pre-urbani, per approdare a forme di accentramento del potere nelle mani dei principali lignaggi. Le nuove élites si manifestano a livello funerario con la deposizione di elementi distintivi del rango come armi e ricche parures. In area bolognese l’assenza delle armi nei corredi ha limitato la ricerca archeologica, in quanto per lungo tempo si è ipotizzato di una sostanziale uniformità dei corredi funerari. In realtà, le recenti acquisizioni sul Villanoviano I di Bologna hanno portato a definire la presenza di una stratificazione elevata. In questo contributo si prendono in esame in maniera più approfondita le sepolture di questa fase, attraverso una divisione per classi dei corredi maschili e femminili, in particolare delle necropoli di S. Vitale e Savena, riferibili all’abitato di via Sante Vincenzi. Lo studio dei corredi ha mostrato la presenza di diversi gruppi sociali, nonché la presenza, all’interno dello stesso abitato, di pochi gruppi emergenti che gestivano la comunità. Questi probabilmente dialogavano con i gruppi eminenti degli altri villaggi vicini (in particolare quelli di Fiera, Caserma Battistini e “Benacci”), dando vita ad un vero e proprio sistema policentrico che controllava il territorio bolognese.