La strategia didattica del laboratorio propone l’esperienza di insegnamento/apprendimento sottoforma di ricerca, di sperimentazione attiva da parte del singolo e/o del gruppo di autonome strategie di costruzione della conoscenza: in esso deve essere possibile, sulla base delle proprie conoscenze e anche seguendo la propria creatività, sperimentare le modalità didattiche del ‘problem solving’, così come quelle del ‘learning by doing’, quindi smontare e rimontare in prima persona, distruggere e ricreare in forma nuova, proporsi obiettivi, discuterli in gruppo, sottoporli a verifica sperimentale, valutare i risultati ottenuti. In esso, la funzione dell’insegnante è quella del consigliere, di chi garantisce un supporto “soffice”, nella direzione di uno scaffolding attento a non sostituire i bambini nella costruzione condivisa della conoscenza. A partire da alcune riflessioni di natura generale, il laboratorio presentato nell’articolo si propone di analizzare la valenza educativa del mezzo televisivo nei suoi aspetti positivi e nelle sue potenziali derive negative. Il punto di partenza è rappresentato dalla decostruzione di un messaggio mediale proposto come provocazione, attraverso un’analisi puntuale delle differenti fasi narrative e grafiche dello stesso, facendo attenzione sia al significato sia alla modalità utilizzata per esprimerlo attraverso il linguaggio filmico.

M. Fabbri (2010). Educazione ai mass media: un esempio di didattica laboratoriale. RICERCHE DI PEDAGOGIA E DIDATTICA, 5, 2, 1-14.

Educazione ai mass media: un esempio di didattica laboratoriale

FABBRI, MANUELA
2010

Abstract

La strategia didattica del laboratorio propone l’esperienza di insegnamento/apprendimento sottoforma di ricerca, di sperimentazione attiva da parte del singolo e/o del gruppo di autonome strategie di costruzione della conoscenza: in esso deve essere possibile, sulla base delle proprie conoscenze e anche seguendo la propria creatività, sperimentare le modalità didattiche del ‘problem solving’, così come quelle del ‘learning by doing’, quindi smontare e rimontare in prima persona, distruggere e ricreare in forma nuova, proporsi obiettivi, discuterli in gruppo, sottoporli a verifica sperimentale, valutare i risultati ottenuti. In esso, la funzione dell’insegnante è quella del consigliere, di chi garantisce un supporto “soffice”, nella direzione di uno scaffolding attento a non sostituire i bambini nella costruzione condivisa della conoscenza. A partire da alcune riflessioni di natura generale, il laboratorio presentato nell’articolo si propone di analizzare la valenza educativa del mezzo televisivo nei suoi aspetti positivi e nelle sue potenziali derive negative. Il punto di partenza è rappresentato dalla decostruzione di un messaggio mediale proposto come provocazione, attraverso un’analisi puntuale delle differenti fasi narrative e grafiche dello stesso, facendo attenzione sia al significato sia alla modalità utilizzata per esprimerlo attraverso il linguaggio filmico.
2010
M. Fabbri (2010). Educazione ai mass media: un esempio di didattica laboratoriale. RICERCHE DI PEDAGOGIA E DIDATTICA, 5, 2, 1-14.
M. Fabbri
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/94586
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact