Il saggio - in dialogo costante con l'opera di Arturo Mazzarella e in un orizzonte di rimandi composto da autori come Levi, Améry, Antelme, Celan, Duras, Farocki, Godard, Canetti, Simmel, Benjamin, Didi-Huberman, Lévinas, Minkowski e Cassirer - affronta il paradigma della rappresentazione della Shoah a partire non dalla impossibilità o illegittimità della rappresentazione di Auschwitz, ma dalla condizione ontologica della rappresentazione ad Auschwitz. Centrale, nell'analisi, il concetto di metamorfosi, colto come prisma della riattivazione della dimensione simbolica della rappresentazione che proprio il regime nazi-fascista ha inesorabilmente cancellato.
La Shoah come metamorfosi dell’oggi. Considerazioni oltre i paradigmi dell’impossibilità e dell’illegittimità della rappresentazione di Auschwitz
Matteo Cavalleri
Primo
2023
Abstract
Il saggio - in dialogo costante con l'opera di Arturo Mazzarella e in un orizzonte di rimandi composto da autori come Levi, Améry, Antelme, Celan, Duras, Farocki, Godard, Canetti, Simmel, Benjamin, Didi-Huberman, Lévinas, Minkowski e Cassirer - affronta il paradigma della rappresentazione della Shoah a partire non dalla impossibilità o illegittimità della rappresentazione di Auschwitz, ma dalla condizione ontologica della rappresentazione ad Auschwitz. Centrale, nell'analisi, il concetto di metamorfosi, colto come prisma della riattivazione della dimensione simbolica della rappresentazione che proprio il regime nazi-fascista ha inesorabilmente cancellato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.