L’effetto Simon dimostra che la dimensione spaziale di uno stimolo è automaticamente elaborata dal nostro sistema cognitivo anche quando questa è irrilevante per il compito. Diverse evidenze sperimentali hanno dimostrato che la codifica spaziale di uno stimolo visivo può avvenire in base a più cornici di riferimento quando lo stimolo viene presentato in una di quattro possibili posizioni orizzontali sullo schermo. L’effetto Simon si osserva sia rispetto alla posizione assoluta dello stimolo (posizione destra/ sinistra rispetto al centro dello schermo) che relativa (posizione destra/sinistra rispetto all’emispazio sinistro o destro dello schermo). L’obiettivo di questo studio è quello di definire se le cornici di riferimento osservate per il Simon con stimoli visivi siano analoghe a quelle osservate con stimoli tattili. In un primo studio, i partecipanti dovevano rispondere alla frequenza di uno stimolo visivo (accensione di una luce) o tattile (stimolazione delle dita) utilizzando due pedali posizionati a sinistra o a destra, mentre veniva manipolata la posizione dello stimolo assoluta e relativa (con stimoli visivi e tattili presentati vicino/sulle mani). Mentre per gli stimoli tattili è emerso un effetto Simon assoluto e che questo veniva modulato dal Simon relativo, per quelli visivi non è emerso alcun effetto Simon significativo. Per capire se la caratteristica rilevante dello stimolo visivo (frequenza) possa spiegare la mancata presenza dell’effetto Simon visivo, è stato condotto un nuovo esperimento in cui i partecipanti dovevano rispondere alla forma dello stimolo (quadrato-rombo), mentre la posizione degli stimoli e delle risposte è rimasta invariata. I risultati confermano quanto emerso nel primo studio.
Filomena Rita Guarino, L.L. (2023). LA CODIFICA RELATIVA E ASSOLUTA DI STIMOLI VISIVI E TATTILI NELL’EFFETTO SIMON.
LA CODIFICA RELATIVA E ASSOLUTA DI STIMOLI VISIVI E TATTILI NELL’EFFETTO SIMON
Filomena Rita Guarino
;Luisa Lugli
;Elena Gherri
2023
Abstract
L’effetto Simon dimostra che la dimensione spaziale di uno stimolo è automaticamente elaborata dal nostro sistema cognitivo anche quando questa è irrilevante per il compito. Diverse evidenze sperimentali hanno dimostrato che la codifica spaziale di uno stimolo visivo può avvenire in base a più cornici di riferimento quando lo stimolo viene presentato in una di quattro possibili posizioni orizzontali sullo schermo. L’effetto Simon si osserva sia rispetto alla posizione assoluta dello stimolo (posizione destra/ sinistra rispetto al centro dello schermo) che relativa (posizione destra/sinistra rispetto all’emispazio sinistro o destro dello schermo). L’obiettivo di questo studio è quello di definire se le cornici di riferimento osservate per il Simon con stimoli visivi siano analoghe a quelle osservate con stimoli tattili. In un primo studio, i partecipanti dovevano rispondere alla frequenza di uno stimolo visivo (accensione di una luce) o tattile (stimolazione delle dita) utilizzando due pedali posizionati a sinistra o a destra, mentre veniva manipolata la posizione dello stimolo assoluta e relativa (con stimoli visivi e tattili presentati vicino/sulle mani). Mentre per gli stimoli tattili è emerso un effetto Simon assoluto e che questo veniva modulato dal Simon relativo, per quelli visivi non è emerso alcun effetto Simon significativo. Per capire se la caratteristica rilevante dello stimolo visivo (frequenza) possa spiegare la mancata presenza dell’effetto Simon visivo, è stato condotto un nuovo esperimento in cui i partecipanti dovevano rispondere alla forma dello stimolo (quadrato-rombo), mentre la posizione degli stimoli e delle risposte è rimasta invariata. I risultati confermano quanto emerso nel primo studio.File | Dimensione | Formato | |
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