Si studia la ideologia del potere tardoromana (secoli IV-VI) attraverso un aspetto particolare tra le sue manifestazioni: la autorappresentazione dell'Augusto - o del magistrato che ne fa le veci -, durante l'importante momento delle sue apparizioni al circo in occasione dei ludi, in special modo attraverso i dittici d'avorio, oggetti particolarmente preziosi perché distribuiti tra i membri dei ceti dirigenti e fatti circolare negli strati più alti della società.
G. VESPIGNANI (2010). Il magistrato romano e il cerimoniale del circo nei dittici (secoli IV-VI).
Il magistrato romano e il cerimoniale del circo nei dittici (secoli IV-VI)
VESPIGNANI, GIORGIO
2010
Abstract
Si studia la ideologia del potere tardoromana (secoli IV-VI) attraverso un aspetto particolare tra le sue manifestazioni: la autorappresentazione dell'Augusto - o del magistrato che ne fa le veci -, durante l'importante momento delle sue apparizioni al circo in occasione dei ludi, in special modo attraverso i dittici d'avorio, oggetti particolarmente preziosi perché distribuiti tra i membri dei ceti dirigenti e fatti circolare negli strati più alti della società.File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.