All’interno dello studio dei processi morfologici primari in greco antico, alla composizione è stato concesso minor spazio che alla flessione e alla derivazione, nonostante si tratti di un fenomeno di ampia rilevanza nell'ambito delle strategie di cui il greco dispone per la formazione delle parole. Negli ultimi anni, nella linguistica generale, si è assistito a un rinnovato interesse per la tematica dei composti e i morfologi hanno imputato alla classificazione classica – in composti copulativi o dvandva, possessivi o bahuvrihi, determinativi o karmadharaya, di reggenza o tatpurusa – il difetto di aver portato a individuare classi non del tutto complementari, in quanto non reciprocamente esclusive. In questo quadro, gli studi più recenti cercano di individuare dei parametri di classificazione che tengano conto non soltanto della comparazione genetica, ma anche di quella tipologica. All’interno di questi studi, tuttavia, non sono di norma contemplate le lingue classiche. Questo lavoro si propone un duplice obiettivo: a) applicare alcuni dei nuovi criteri di classificazione al greco antico, al fine di iniziare a formulare lo studio dei composti in un’ottica tipologica (tentativo mai esperito in precedenza in letteratura); b) chiedersi quale contributo lo studio di una lingua fusiva come il greco antico possa apportare alla costruzione di modelli classificatori generali all’interno della morfologia.

Grandi N., Pompei A. (2010). PER UNA TIPOLOGIA DEI COMPOSTI DEL GRECO. MILANO : Franco Angeli.

PER UNA TIPOLOGIA DEI COMPOSTI DEL GRECO

GRANDI, NICOLA;
2010

Abstract

All’interno dello studio dei processi morfologici primari in greco antico, alla composizione è stato concesso minor spazio che alla flessione e alla derivazione, nonostante si tratti di un fenomeno di ampia rilevanza nell'ambito delle strategie di cui il greco dispone per la formazione delle parole. Negli ultimi anni, nella linguistica generale, si è assistito a un rinnovato interesse per la tematica dei composti e i morfologi hanno imputato alla classificazione classica – in composti copulativi o dvandva, possessivi o bahuvrihi, determinativi o karmadharaya, di reggenza o tatpurusa – il difetto di aver portato a individuare classi non del tutto complementari, in quanto non reciprocamente esclusive. In questo quadro, gli studi più recenti cercano di individuare dei parametri di classificazione che tengano conto non soltanto della comparazione genetica, ma anche di quella tipologica. All’interno di questi studi, tuttavia, non sono di norma contemplate le lingue classiche. Questo lavoro si propone un duplice obiettivo: a) applicare alcuni dei nuovi criteri di classificazione al greco antico, al fine di iniziare a formulare lo studio dei composti in un’ottica tipologica (tentativo mai esperito in precedenza in letteratura); b) chiedersi quale contributo lo studio di una lingua fusiva come il greco antico possa apportare alla costruzione di modelli classificatori generali all’interno della morfologia.
2010
La morfologia del greco tra tipologia e diacronia. Atti del VII Incontro internazionale di linguistica greca
209
232
Grandi N., Pompei A. (2010). PER UNA TIPOLOGIA DEI COMPOSTI DEL GRECO. MILANO : Franco Angeli.
Grandi N.; Pompei A.
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