In Shakespeare’s histories Parliament is, at times rather surprisingly, confined to a limited role even when events, and the sources normally used by the great dramatist, would call for its stronger involvement in the political and constitutional crises portrayed on stage. It is possible that Shakespeare opted for a cautious approach to this subject in light of the tensions between Parliament and the Crown that can be detected in the late Elizabethan and early Stuart period. On the other hand, Shakespeare is less restrained when he has to show popular politics at play, especially when the action does not take place in medieval and early modern England, but in the ancient past or in faraway, almost exotic, countries.
Per quanto l’immersione nella politica sia una cifra molto significativa del teatro di William Shakespeare, egli è sorprendentemente timido nell’evidenziare, persino nei drammi storici che raccontano la storia inglese dal XIII al XVI secolo, il ruolo del Parlamento. L’assemblea di Westminster viene evocata di rado e appare ancor meno in scena; quando lo fa, è molto difficile vederla agire attivamente e ricoprire il ruolo che le fonti storiche le assegnano, o quello che gli ultimi parlamenti di Elisabetta e i primi di Giacomo I esercitavano al tempo del grande drammaturgo, caratterizzato anche da uno sforzo, specie della Camera dei Comuni, per allargare il proprio peso nell’assetto costituzionale. Cauto nel mettere in scena il Parlamento inglese, Shakespeare appare invece più libero nel tratteggiare il ruolo del fattore popolare in politica, specie allorquando ha la possibilità di indagarlo in opere ambientate nell’antichità o comunque in luoghi remoti dalla sua isola.
Bruschi, U. (2022). Parlamento e popular politics nel teatro di William Shakespeare: una lettura storico-costituzionale. RIVISTA DI STORIA DEL DIRITTO ITALIANO, XCV(2), 141-185.
Parlamento e popular politics nel teatro di William Shakespeare: una lettura storico-costituzionale
Bruschi, Ugo
2022
Abstract
In Shakespeare’s histories Parliament is, at times rather surprisingly, confined to a limited role even when events, and the sources normally used by the great dramatist, would call for its stronger involvement in the political and constitutional crises portrayed on stage. It is possible that Shakespeare opted for a cautious approach to this subject in light of the tensions between Parliament and the Crown that can be detected in the late Elizabethan and early Stuart period. On the other hand, Shakespeare is less restrained when he has to show popular politics at play, especially when the action does not take place in medieval and early modern England, but in the ancient past or in faraway, almost exotic, countries.File | Dimensione | Formato | |
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