Come evidenziato da Edgar Morin, una questione di cruciale importanza per la pedagogia contemporanea consiste nel capire come supportare le nuove generazioni nell’acquisire la capacità di orientarsi nell’abbondanza di infor-mazioni rese disponibili dalle tecnologie digitali. Per fare questo, è necessa-rio in primo luogo sviluppare una maggiore consapevolezza rispetto ai processi attraverso cui le piattaforme digitali filtrano le informazioni a cui abbiamo accesso. Appare quindi significativo indagare in che modo la per-sonalizzazione dei contenuti tenda a formare filter bubbles e echo chambers, ovvero a esporre gli utenti principalmente a contenuti che confermano le loro opinioni preesistenti, piuttosto che a stimoli nuovi o visioni del mondo divergenti dalle proprie. Le origini di tali fenomeni risiedono in dinamiche psicologiche e sociali antecedenti all’avvento delle tecnologie digitali: il pre-giudizio di conferma, la tendenza all’omofilia e la polarizzazione nei gruppi omogenei. Ciononostante, la manifestazione di tali “bolle” nel contesto di- Pietro Corazza gitale presenta alcune caratteristiche inedite che meritano di essere consi-derate: ogni utente è solo all’interno della propria bolla, la bolla è invisibile e il fatto di entrarvi non dipende dalla scelta degli utenti. Dopo averne ana-lizzato i tratti principali, verranno proposte alcune considerazioni rispetto a come la questione delle filter bubbles e delle echo chambers possa essere affrontata dalla prospettiva di una media education volta a coniugare analisi critica e sperimentazione creativa.
pietro corazza (2022). Filter bubbles e echo chambers: origini pre-digitali e elementi di novità. Riflessioni dalla prospettiva della media education. FORMAZIONE & INSEGNAMENTO, 20(1), 856-867 [10.7346/-fei-XX-01-22_76].
Filter bubbles e echo chambers: origini pre-digitali e elementi di novità. Riflessioni dalla prospettiva della media education
pietro corazza
2022
Abstract
Come evidenziato da Edgar Morin, una questione di cruciale importanza per la pedagogia contemporanea consiste nel capire come supportare le nuove generazioni nell’acquisire la capacità di orientarsi nell’abbondanza di infor-mazioni rese disponibili dalle tecnologie digitali. Per fare questo, è necessa-rio in primo luogo sviluppare una maggiore consapevolezza rispetto ai processi attraverso cui le piattaforme digitali filtrano le informazioni a cui abbiamo accesso. Appare quindi significativo indagare in che modo la per-sonalizzazione dei contenuti tenda a formare filter bubbles e echo chambers, ovvero a esporre gli utenti principalmente a contenuti che confermano le loro opinioni preesistenti, piuttosto che a stimoli nuovi o visioni del mondo divergenti dalle proprie. Le origini di tali fenomeni risiedono in dinamiche psicologiche e sociali antecedenti all’avvento delle tecnologie digitali: il pre-giudizio di conferma, la tendenza all’omofilia e la polarizzazione nei gruppi omogenei. Ciononostante, la manifestazione di tali “bolle” nel contesto di- Pietro Corazza gitale presenta alcune caratteristiche inedite che meritano di essere consi-derate: ogni utente è solo all’interno della propria bolla, la bolla è invisibile e il fatto di entrarvi non dipende dalla scelta degli utenti. Dopo averne ana-lizzato i tratti principali, verranno proposte alcune considerazioni rispetto a come la questione delle filter bubbles e delle echo chambers possa essere affrontata dalla prospettiva di una media education volta a coniugare analisi critica e sperimentazione creativa.File | Dimensione | Formato | |
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