Il substrato rappresenta una componente essenziale delle produzioni fuori suolo e influenza la gestione della cultura, la programmazione delle irrigazioni e l’assorbimento dei nutrienti. Il presente lavoro intende valutare gli effetti dell’aggiunta di zeoliti naturali a substrati commerciali (perlite e fibra di cocco) sulla produzione di tre diverse varietà di pomodoro da mensa (Idoll, Grandella, Secolo). La prova è stata svolta durante il 2008 (da marzo a fine ottobre) in una serra vicino a Bologna utilizzando lana di roccia (Grodan®), fibra di cocco, perlite, perlite e zeolite (30% in volume), fibra di cocco e zeolite (30% in volume). La soluzione nutritiva e le irrigazioni sono state gestite in accordo con le linee guida della Grodan®. Durante il ciclo la crescita e lo sviluppo delle piante (altezza, numero di foglie, frutti/fiori) è stato monitorato e inoltre sono state effettuate con cadenza settimanale misure con Yara N-Tester (clorofillometro basato su Minolta SPAD 502) a partire da 30 giorni dopo il trapianto. Alla raccolta i frutti commerciabili e quelli di scarto sono stati pesati e contati. I dati raccolti mostrano valori di N-Tester più costanti per la lana di roccia, mentre le zeoliti sembrano ridurre i picchi più alti e quelli più bassi se aggiunte a fibra di cocco e perlite. Questi valori permettono di avere un valore adimensionale dello status nutrizionale della pianta vista l’elevata correlazione tra i valori di N-Tester, la concentrazione di clorofilla e di azoto nelle foglie. Le misure biometriche e fenologiche sono risultate estremamente influenzate dalla varietà, ma senza interazione significativa con i diversi substrati. L’aggiunta di zeoliti alla fibra di cocco ha migliorato la produzione di Grandella (da 746,3 a 789,5 g/grappolo), mentre non ha avuto effetto su Secolo ed Idoll, quest’ultima al contrario ha beneficiato dell’aggiunta di zeolite alla perlite rispetto alla perlite tal quale (incremento da 758,7 a 802,9 g/grappolo) mentre le altre due varietà non hanno mostrato alcune differenza statistica. I substrati non hanno avuto alcuna influenza sulla quantità di frutti di scarto. I dati ottenuti rendono necessarie ulteriori prove per poter valutare gli effetti dell’utilizzo delle zeoliti testando quantità differenti delle stesse nei diversi substrati e tenendo in particolare considerazione gli effetti sull’apparato radicale.
Mezzetti M., Fecondini M., Orsini F., Gianquinto G. (2010). Utilizzo delle zeoliti in substrati per produzioni fuori suolo: primi risultati su pomodoro da mensa. ITALUS HORTUS, 17 (2), 45-45.
Utilizzo delle zeoliti in substrati per produzioni fuori suolo: primi risultati su pomodoro da mensa.
MEZZETTI, MIRCO;FECONDINI, MARCO;ORSINI, FRANCESCO;PROSDOCIMI GIANQUINTO, GIORGIO
2010
Abstract
Il substrato rappresenta una componente essenziale delle produzioni fuori suolo e influenza la gestione della cultura, la programmazione delle irrigazioni e l’assorbimento dei nutrienti. Il presente lavoro intende valutare gli effetti dell’aggiunta di zeoliti naturali a substrati commerciali (perlite e fibra di cocco) sulla produzione di tre diverse varietà di pomodoro da mensa (Idoll, Grandella, Secolo). La prova è stata svolta durante il 2008 (da marzo a fine ottobre) in una serra vicino a Bologna utilizzando lana di roccia (Grodan®), fibra di cocco, perlite, perlite e zeolite (30% in volume), fibra di cocco e zeolite (30% in volume). La soluzione nutritiva e le irrigazioni sono state gestite in accordo con le linee guida della Grodan®. Durante il ciclo la crescita e lo sviluppo delle piante (altezza, numero di foglie, frutti/fiori) è stato monitorato e inoltre sono state effettuate con cadenza settimanale misure con Yara N-Tester (clorofillometro basato su Minolta SPAD 502) a partire da 30 giorni dopo il trapianto. Alla raccolta i frutti commerciabili e quelli di scarto sono stati pesati e contati. I dati raccolti mostrano valori di N-Tester più costanti per la lana di roccia, mentre le zeoliti sembrano ridurre i picchi più alti e quelli più bassi se aggiunte a fibra di cocco e perlite. Questi valori permettono di avere un valore adimensionale dello status nutrizionale della pianta vista l’elevata correlazione tra i valori di N-Tester, la concentrazione di clorofilla e di azoto nelle foglie. Le misure biometriche e fenologiche sono risultate estremamente influenzate dalla varietà, ma senza interazione significativa con i diversi substrati. L’aggiunta di zeoliti alla fibra di cocco ha migliorato la produzione di Grandella (da 746,3 a 789,5 g/grappolo), mentre non ha avuto effetto su Secolo ed Idoll, quest’ultima al contrario ha beneficiato dell’aggiunta di zeolite alla perlite rispetto alla perlite tal quale (incremento da 758,7 a 802,9 g/grappolo) mentre le altre due varietà non hanno mostrato alcune differenza statistica. I substrati non hanno avuto alcuna influenza sulla quantità di frutti di scarto. I dati ottenuti rendono necessarie ulteriori prove per poter valutare gli effetti dell’utilizzo delle zeoliti testando quantità differenti delle stesse nei diversi substrati e tenendo in particolare considerazione gli effetti sull’apparato radicale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.