Tra risultati scientifici, radici ideologiche e orizzonti culturali condivisi. Un’analisi culturale della ricerca scientifica in Media Education (versione italiana)

L'articolo riflette sulle iscrizioni “ideologiche” della ricerca scientifica in Media Education. - Sulla scorta degli studi culturali anglosassoni , adotta l'approccio che l’educazione ai media da sempre applica allo studio dei media e dei loro testi: l’analisi critica e la decostruzione dei dispositivi retorici del testo. In questo caso i testi oggetto di analisi sono: alcuni classici dispositivi metodologici tipicamente usati nelle ricerche in Media education(i.e. le griglie utilizzate per l'analisi comparativa dei contenuti televisivi) e alcuni risultati ormai stabilizzati della ricerca in questo settore (i.e. la desensibilizzazione come effetto dell'esposizione protratta alla violenza rappresentata). La meta analisi di metodi e risultati della ricerca nel settore (intesi come dispositivi discorsivi) rivela la radice inevitabilmente ideologica di questa (come altre) impresa scientifica. Al di là delle misure di controllo utilizzate (intercorder agreement, significatività statistica, etc..), anche solo tratti considerati pertinenti e distintivi rispetto alla descrizione dei contenuti mediatici ma anche le parole utilizzate per descrivere i risultati delle ricerche rivelano quanto la ricerca stessa sia dipendente da assunti, idee, rappresentazioni del tutto culturali circa fenomeni quali "intelligenza", "identità", "genere" , ma anche da precise idee per nulla scientifiche circa ciò che é auspicabile e ciò che non lo é rispetto allo sviluppo dei bambini. Questa meta analisi consente di mostrare che la ricerca in questo ambito, persino quella a carattere "puramente" descrittivo o rigorosamente sperimentale, non é value & context-free. Essa si radica in un orizzonte morale e dipende dai punti di vista e valori inscrutti nei dispositivi discorsivi condivisi e legittimati dalla comunità scientifica.