L’intervento si occupa delle diverse forme di notazione coreica inventate nei primi cinquant’anni circa del XIX secolo. Se nel Settecento si riscontrava prevalentemente una visione dall’alto, che insisteva sugli spostamenti ‘geometrici’ d’insieme nello spazio, nel secolo successivo predomina uno sguardo frontale che pone l’accento sul modo in cui il corpo dei danzatori si muove e si articola. In certi casi, inoltre, si fa attenzione alla relazione della danza con gli altri coefficienti scenici. Le scelte trascrittive, in ogni caso, disvelano una concezione estetica, sia pure probabilmente all’insaputa degli stessi notatori e, su questo in particolare, si sofferma l’Autrice.
E. RANDI (2021). Scrivere la danza. La notazione coreica nella prima metà dell'Ottocento. ROMANTICISMI, LA RIVISTA DEL C.R.I.E.R., 6, 213-229 [10.13136/2465-2393/1282].
Scrivere la danza. La notazione coreica nella prima metà dell'Ottocento
E. RANDI
2021
Abstract
L’intervento si occupa delle diverse forme di notazione coreica inventate nei primi cinquant’anni circa del XIX secolo. Se nel Settecento si riscontrava prevalentemente una visione dall’alto, che insisteva sugli spostamenti ‘geometrici’ d’insieme nello spazio, nel secolo successivo predomina uno sguardo frontale che pone l’accento sul modo in cui il corpo dei danzatori si muove e si articola. In certi casi, inoltre, si fa attenzione alla relazione della danza con gli altri coefficienti scenici. Le scelte trascrittive, in ogni caso, disvelano una concezione estetica, sia pure probabilmente all’insaputa degli stessi notatori e, su questo in particolare, si sofferma l’Autrice.File | Dimensione | Formato | |
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