Enunciazione in forma chiara e precisa del capo d'imputazione: da un’interpretazione sistematica delle disposizioni codicistiche la risposta sui requisiti di cui all’art. 429 c.p.p.

Il presente contributo prende le mosse da un’ordinanza del Tribunale di Forlì, emessa in limine ad un giudizio per fatti di riciclaggio, autoriciclaggio e associazione per delinquere, con cui è stata dichiarata la nullità del decreto che dispone il giudizio per genericità dei capi d’imputazione. Si tratta di un provvedimento ambizioso, volto a proporre una soluzione pragmatica per fare chiarezza sulle tecniche di redazione dell’addebito. In particolare, i Giudici forlivesi sottolineano come i significati di chiarezza e precisione, di cui all’art. 429 c.p.p., vadano orientati in una prospettiva tanto favorevole all’imputato, quanto utile per il giudice del dibattimen to. A tale scopo, si considera necessario il confronto con il contesto ordinamentale nel suo complesso.