La tutela del centro storico di Bologna è stata, nel secondo Novecento, un modello non solo in ambito nazionale ma anche a livello internazionale, a partire dal Piano di Edilizia Economica e Popolare (PEEP) del 1973. Noto anche come “Piano Cervellati” dal nome del suo principale estensore, l’architetto e urbanista Pier Luigi Cervellati, questo è stato uno dei primi esempi in cui la tradizionale concezione di tutela dei singoli monumenti si trasformava in quel-la di una “difesa integrale” della città storica, e il primo strumento urbanistico che estendeva al centro storico le metodologie degli interventi di edilizia economica e popolare, con l’obiettivo culturale e politico di trasformare la casa da “bene produttivo” a servizio sociale per i cittadini. A partire dal Piano Cervellati, ci si propone di analiz-zare il “modello Bologna”, fino al recente riconoscimento come patrimonio dell’umanità UNESCO dei portici nel 2021. L’obiettivo è quello di comprendere, attraverso uno sguardo al passato, il presente e il futuro della tutela e della salvaguardia del paesaggio urbano storico della città.
Dal "Piano Cervellati" ai portici patrimonio UNESCO: il "Modello Bologna" nella conservazione della città storica
Micaela Antonucci
Co-primo
;Francesco Lipparini
Co-primo
2022
Abstract
La tutela del centro storico di Bologna è stata, nel secondo Novecento, un modello non solo in ambito nazionale ma anche a livello internazionale, a partire dal Piano di Edilizia Economica e Popolare (PEEP) del 1973. Noto anche come “Piano Cervellati” dal nome del suo principale estensore, l’architetto e urbanista Pier Luigi Cervellati, questo è stato uno dei primi esempi in cui la tradizionale concezione di tutela dei singoli monumenti si trasformava in quel-la di una “difesa integrale” della città storica, e il primo strumento urbanistico che estendeva al centro storico le metodologie degli interventi di edilizia economica e popolare, con l’obiettivo culturale e politico di trasformare la casa da “bene produttivo” a servizio sociale per i cittadini. A partire dal Piano Cervellati, ci si propone di analiz-zare il “modello Bologna”, fino al recente riconoscimento come patrimonio dell’umanità UNESCO dei portici nel 2021. L’obiettivo è quello di comprendere, attraverso uno sguardo al passato, il presente e il futuro della tutela e della salvaguardia del paesaggio urbano storico della città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.