Il metodo denominato “Emozione di Conoscere” è stato realizzato, valutato e verificato da più di 30 anni , avvalendosi di confronti, valutazioni e verifiche a livello internazionale multi e interdisciplinare. Ultimamente la metodologia sta prendendo corpo sempre più sistematico, a scopo di più ampia divulgazione, all’interno della collana “emozione di conoscere” edizioni ETS Pisa. Nel corso degli anni il prof. Nicola Cuomo e i suoi collaboratori hanno messo a punto diversi sistemi applicativi (principalmente incentrati sulle disabilità dello sviluppo ed in particolare sindrome di down, autismo, x fragile, disturbi dell’apprendimento) basati su 3 ambiti teorici di base: 1. Lev Vygotskij e Lurija: zona di sviluppo potenziale e P.A.S.S.; 2. Max Wertheimer: teoria della Guestalt, potenziamento della capacità dei transfer 3. Husserl: fenomenologia e sviluppo delle capacità e competenze intenzionali Il metodo fa riferimento a protocolli inter e multidisciplinari (in particolare tra area neuroscientifca, della psicologia clinica e della pedagogia speciale) e risulta estremamente rigoroso nei suoi sviluppi anche se propone azioni flessibili al fine di produrre i necessari adattamenti tra le ipotesi progettuali e l’originalità dei bambini e delle persone con deficit. La gestione della flessibilità all’interno dei paradigmi del metodo emozione di conoscere è possibile grazie all’opera di supervisione e tutoraggio permanente (in presenza e a distanza tramite internet), la quale propone rielaborazione nelle prassi e nelle strategie e strumenti mediatori durante l’intervento educativo-didattico; un itinerario che propone un sistema di azione-formazione-ricerca in work in progress. Il metodo dell’emozione di conoscere ha come base le ricerche condotte sul piano multi ed interdisciplinare sulle differenti ed originali intelligenze e sulla forza delle emozioni per lo sviluppo e il potenziamento cognitivo ed affettivo dei bambini e delle persone adulte con deficit. Tali presupposti hanno portato e stanno portando a rivedere profondamente il senso che si da alle manifestazioni di intelligenza. Rivedendo e valutando le intelligenze da punti di vista non quantitativi ma qualitativi e in una dimensione in cui non vi è una sola forma e/o manifestazione di intelligenza (questa stupenda prerogativa umana va rispettata nella sua molteplicità, ecco perché il passaggio dal singolare al plurale), abbiamo potuto riorientare i modi dell’insegnare e dell’apprendere coniugandoli al desiderio, alle emozioni al piacere di esistere.

Il metodo "Emozione di Conoscere"

CUOMO, NICOLA;IMOLA, ALICE
2010

Abstract

Il metodo denominato “Emozione di Conoscere” è stato realizzato, valutato e verificato da più di 30 anni , avvalendosi di confronti, valutazioni e verifiche a livello internazionale multi e interdisciplinare. Ultimamente la metodologia sta prendendo corpo sempre più sistematico, a scopo di più ampia divulgazione, all’interno della collana “emozione di conoscere” edizioni ETS Pisa. Nel corso degli anni il prof. Nicola Cuomo e i suoi collaboratori hanno messo a punto diversi sistemi applicativi (principalmente incentrati sulle disabilità dello sviluppo ed in particolare sindrome di down, autismo, x fragile, disturbi dell’apprendimento) basati su 3 ambiti teorici di base: 1. Lev Vygotskij e Lurija: zona di sviluppo potenziale e P.A.S.S.; 2. Max Wertheimer: teoria della Guestalt, potenziamento della capacità dei transfer 3. Husserl: fenomenologia e sviluppo delle capacità e competenze intenzionali Il metodo fa riferimento a protocolli inter e multidisciplinari (in particolare tra area neuroscientifca, della psicologia clinica e della pedagogia speciale) e risulta estremamente rigoroso nei suoi sviluppi anche se propone azioni flessibili al fine di produrre i necessari adattamenti tra le ipotesi progettuali e l’originalità dei bambini e delle persone con deficit. La gestione della flessibilità all’interno dei paradigmi del metodo emozione di conoscere è possibile grazie all’opera di supervisione e tutoraggio permanente (in presenza e a distanza tramite internet), la quale propone rielaborazione nelle prassi e nelle strategie e strumenti mediatori durante l’intervento educativo-didattico; un itinerario che propone un sistema di azione-formazione-ricerca in work in progress. Il metodo dell’emozione di conoscere ha come base le ricerche condotte sul piano multi ed interdisciplinare sulle differenti ed originali intelligenze e sulla forza delle emozioni per lo sviluppo e il potenziamento cognitivo ed affettivo dei bambini e delle persone adulte con deficit. Tali presupposti hanno portato e stanno portando a rivedere profondamente il senso che si da alle manifestazioni di intelligenza. Rivedendo e valutando le intelligenze da punti di vista non quantitativi ma qualitativi e in una dimensione in cui non vi è una sola forma e/o manifestazione di intelligenza (questa stupenda prerogativa umana va rispettata nella sua molteplicità, ecco perché il passaggio dal singolare al plurale), abbiamo potuto riorientare i modi dell’insegnare e dell’apprendere coniugandoli al desiderio, alle emozioni al piacere di esistere.
2010
N. Cuomo; A. Imola
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