L’articolo affronta il tema dello sviluppo dell’autonomia nell’educazione del migrante adulto, focalizzandosi in particolar modo sui processi di insegnamento dell’italiano come lingua seconda. L’obiettivo principale è quello di ricercare possibili strategie per orientare l’azione formativa verso la costruzione di un percorso politico-pedagogico trasformativo. Questo permette al migrante di acquisire competenze e capacità critiche per superare l’emarginazione e avviare da protagonista il proprio processo di integrazione nella società d’accoglienza. In tale direzione, si è tentato di attivare connessioni tra ambiti disciplinari diversi, facendo dialogare il lessico glottodidattico con le teorie pedagogiche di stampo critico e il problematicismo pedagogico, provando a tradurre in prassi le istanze prodotte da tale colloquio. Oggi occorre ripensare le metodologie di insegnamento di italiano L2, ponendo lo studente al centro del processo di apprendimento, favorendo lo sviluppo di pensiero critico e di competenze relazionali per incentivare una reale autonomia e un arricchimento esistenziale reciproco.
La lingua dell’accoglienza. Riflessioni sull’insegnamento dell’italiano L2 per adulti stranieri / Marta Salinaro; Federica Cini. - In: PEDAGOGIA PIÙ DIDATTICA. - ISSN 2421-2946. - ELETTRONICO. - 8:1(2022), pp. 132-146. [10.14605/PD812208]
La lingua dell’accoglienza. Riflessioni sull’insegnamento dell’italiano L2 per adulti stranieri
Marta Salinaro
;
2022
Abstract
L’articolo affronta il tema dello sviluppo dell’autonomia nell’educazione del migrante adulto, focalizzandosi in particolar modo sui processi di insegnamento dell’italiano come lingua seconda. L’obiettivo principale è quello di ricercare possibili strategie per orientare l’azione formativa verso la costruzione di un percorso politico-pedagogico trasformativo. Questo permette al migrante di acquisire competenze e capacità critiche per superare l’emarginazione e avviare da protagonista il proprio processo di integrazione nella società d’accoglienza. In tale direzione, si è tentato di attivare connessioni tra ambiti disciplinari diversi, facendo dialogare il lessico glottodidattico con le teorie pedagogiche di stampo critico e il problematicismo pedagogico, provando a tradurre in prassi le istanze prodotte da tale colloquio. Oggi occorre ripensare le metodologie di insegnamento di italiano L2, ponendo lo studente al centro del processo di apprendimento, favorendo lo sviluppo di pensiero critico e di competenze relazionali per incentivare una reale autonomia e un arricchimento esistenziale reciproco.File | Dimensione | Formato | |
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