Le clausole di durata minima garantita sono sempre più frequenti con riferimento a quei lavoratori per i quali le imprese debbono sopportare rilevanti investimenti in termini di formazione, ovvero di quei lavoratori che hanno diretti contatti con la clientela. In assenza di una legislazione specifica in materia, la giurisprudenza si è dovuta incaricare del compito di delimitare i limiti entro cui possono stipularsi i suddetti patti, in una chiave di garanzia del lavoratore. L’articolo, nel commentare una pronuncia di merito, si cura di ricostruire il quadro di legittimità dei patti di stabilità minima garantita.
E. MENEGATTI (2006). La Corte di Cassazione torna a pronunciarsi sulla legittimità clausole di durata minima garantita (nota a Corte Cass., 7 settembre 2005, n. 17817). ADL. ARGOMENTI DI DIRITTO DEL LAVORO, 1, 229-235.
La Corte di Cassazione torna a pronunciarsi sulla legittimità clausole di durata minima garantita (nota a Corte Cass., 7 settembre 2005, n. 17817)
MENEGATTI, EMANUELE
2006
Abstract
Le clausole di durata minima garantita sono sempre più frequenti con riferimento a quei lavoratori per i quali le imprese debbono sopportare rilevanti investimenti in termini di formazione, ovvero di quei lavoratori che hanno diretti contatti con la clientela. In assenza di una legislazione specifica in materia, la giurisprudenza si è dovuta incaricare del compito di delimitare i limiti entro cui possono stipularsi i suddetti patti, in una chiave di garanzia del lavoratore. L’articolo, nel commentare una pronuncia di merito, si cura di ricostruire il quadro di legittimità dei patti di stabilità minima garantita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
