La scuola è un punto di riferimento importante per le famiglie e per gli studenti e dovrebbe essere pensata come una comunità e «in quanto comunità educante, genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi ed è un punto di riferimento importante per famiglie e studenti e questo permette alla scuola di essere un ambiente di vita e luogo di preparazione alla vita. “Fare scuola in relazione” significa rompere la rigidità del gruppo classe, che trova la sua espressione riduttiva nella linearità delle discipline che costringono a forme molto prescrittive di insegnamento e che limitano, ovviamente, la variabilità dei modelli didattici e non sempre permettono processi di sviluppo personali. Pertanto, il compito della scuola, in senso generale, e dei docenti in particolare, è anche quello di allestire ambienti di apprendimento rispondenti alle esigenze didattiche ed educative in modo che ogni studente si senta riconosciuto, sostenuto, apprezzato e valorizzato tenendo conto dei suoi stili di apprendimento. Per fare questo è necessario introdurre nella scuola progetti di innovazione didattica ed educativa che avrebbero bisogno di un riassetto complessivo degli spazi e delle attrezzature, alla luce della decisione di adottare uno specifico modello pedagogico, che però richiederebbero risorse economiche non sempre presenti. Un esempio di come si possa intervenire con risorse economiche e spazi limitati, in edifici scolastici tradizionali, sono gli “Spazi Colore”, creati al Civico Polo Scolastico “A. Manzoni” di Via Grazia Deledda a Milano, che permettono di rompere l’unità del gruppo classe per sviluppare itinerari didattici innovativi non attuabili nelle classi per la rigidità degli arredi e le dimensioni ristrette.

“Fare Scuola” in relazione attraverso gli “Spazi Colore” realizzati al civico polo scolastico “A. Manzoni” a Milano: un'alternativa all'aula scolastica per proporre nuove metodologie didattiche.

Mariagrazia Marcarini
Primo
Writing – Review & Editing
2018

Abstract

La scuola è un punto di riferimento importante per le famiglie e per gli studenti e dovrebbe essere pensata come una comunità e «in quanto comunità educante, genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi ed è un punto di riferimento importante per famiglie e studenti e questo permette alla scuola di essere un ambiente di vita e luogo di preparazione alla vita. “Fare scuola in relazione” significa rompere la rigidità del gruppo classe, che trova la sua espressione riduttiva nella linearità delle discipline che costringono a forme molto prescrittive di insegnamento e che limitano, ovviamente, la variabilità dei modelli didattici e non sempre permettono processi di sviluppo personali. Pertanto, il compito della scuola, in senso generale, e dei docenti in particolare, è anche quello di allestire ambienti di apprendimento rispondenti alle esigenze didattiche ed educative in modo che ogni studente si senta riconosciuto, sostenuto, apprezzato e valorizzato tenendo conto dei suoi stili di apprendimento. Per fare questo è necessario introdurre nella scuola progetti di innovazione didattica ed educativa che avrebbero bisogno di un riassetto complessivo degli spazi e delle attrezzature, alla luce della decisione di adottare uno specifico modello pedagogico, che però richiederebbero risorse economiche non sempre presenti. Un esempio di come si possa intervenire con risorse economiche e spazi limitati, in edifici scolastici tradizionali, sono gli “Spazi Colore”, creati al Civico Polo Scolastico “A. Manzoni” di Via Grazia Deledda a Milano, che permettono di rompere l’unità del gruppo classe per sviluppare itinerari didattici innovativi non attuabili nelle classi per la rigidità degli arredi e le dimensioni ristrette.
2018
Fare matematica in relazione
43
53
Mariagrazia Marcarini
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/864945
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