Quasi ogni giovane generazione, dal dopoguerra in poi, è stata fortemente connotata da specifici stili legati all’affermarsi di una varietà di sottoculture: modi di vestire, di raggrupparsi, di muoversi, di parlare e soprattutto di fare e ascoltare musica. Zooties o zoot suit, Teddy boys, rockers, mods, hipsters, rastafariani, hippy, punk, dark, metallari, emo, gabbers, ravers, rappers e trappers si sono sempre connotati attraverso un certo modo di apparire in pubblico sottolineando, attraverso i loro stili provocatori, la loro appartenenza a una sottocultura e la loro identità oppositiva alla cultura dominante.

La Trap, gli adolescenti e gli adulti

fulvia antonelli
2020

Abstract

Quasi ogni giovane generazione, dal dopoguerra in poi, è stata fortemente connotata da specifici stili legati all’affermarsi di una varietà di sottoculture: modi di vestire, di raggrupparsi, di muoversi, di parlare e soprattutto di fare e ascoltare musica. Zooties o zoot suit, Teddy boys, rockers, mods, hipsters, rastafariani, hippy, punk, dark, metallari, emo, gabbers, ravers, rappers e trappers si sono sempre connotati attraverso un certo modo di apparire in pubblico sottolineando, attraverso i loro stili provocatori, la loro appartenenza a una sottocultura e la loro identità oppositiva alla cultura dominante.
2020
fulvia antonelli
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/861828
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