La controversa natura del diritto di uso esclusivo di parti condominiali: problemi e prospettive.

Il contributo si sofferma sulla situazione giuridica soggettiva, forgiata nella prassi della contrattazione immobiliare, del diritto di uso esclusivo di parti condominiali. Il riconoscimento alla medesima dei caratteri propri dei diritti reali (minori) postula una riflessione in merito ai limiti che l'autonomia privata incontra in materia. L'Autore, nel ripercorrere il problema, pone in evidenza la bontà delle ragioni che convincono dell'impossibilità di consentire ai privati, anche alla luce delle regole proprie della comunione ordinaria e del condominio negli edifici, di creare un diritto di uso atipico, perpetuo e opponibile erga omnes. Infine, ci si sofferma sulla sorte dei contratti contenenti siffatte pattuizioni, prospettando la possibilità di riqualificare il "diritto di uso esclusivo" alla stregua di un diritto di godimento di carattere personale.