Il presente lavoro riporta le prime considerazioni sugli effetti del terremoto del 6 Aprile 2009 e del successivo sciame sismico in alcune località in prossimità de L’Aquila da parte dei tecnici del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna coadiuvati dall’intervento volontario di esperti delle Università di Bologna, Ferrara e Parma. L’attività condotta consiste nello svolgimento di sopralluoghi finalizzati alle valutazioni di agibilità strutturale di edifici di civile abitazione tramite l’impiego della scheda di primo livello AeDES. Nell’articolo si focalizza l’attenzione sugli edifici in muratura che risultano essere, in particolare quelli più vecchi, le strutture maggiormente danneggiate. Si descrivono il comportamento sismico e i danni più frequenti delle tipologie ricorrenti di muratura nell’area analizzata, tra cui la muratura di pietra grezza non lavorata a tessitura sub-orizzontale, e quella in blocchi di calcestruzzo e corsi di malta di notevole spessore con solai e coperture di latero-cemento. Sulla base dei sopralluoghi effettuati, è stato possibile individuare quattro tipologie di dissesto: disgregazione del materiale, ribaltamento fuori dal piano, crisi per presso-flessione fuori dal piano, crisi per presso-flessione o taglio nel piano. Viene inoltre esaminato il comportamento di edifici con interventi di consolidamento, tra cui l’utilizzo di intonaci armati e catene. Infine si riportano alcune osservazioni sugli edifici di culto.
E. Adorni, A. Amadori, R. Battaglia, B. Belletti, M. Bianchini, A. Borghesi, et al. (2009). Prime considerazioni sugli effetti del terremoto sulle strutture in muratura in alcune località dell’Aquilano. INGEGNERIA SISMICA, 2, 26-39.
Prime considerazioni sugli effetti del terremoto sulle strutture in muratura in alcune località dell’Aquilano
BIANCHINI, MARCELLO;DIOTALLEVI, PIER PAOLO;LANDI, LUCA;UBERTINI, FRANCESCO
2009
Abstract
Il presente lavoro riporta le prime considerazioni sugli effetti del terremoto del 6 Aprile 2009 e del successivo sciame sismico in alcune località in prossimità de L’Aquila da parte dei tecnici del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna coadiuvati dall’intervento volontario di esperti delle Università di Bologna, Ferrara e Parma. L’attività condotta consiste nello svolgimento di sopralluoghi finalizzati alle valutazioni di agibilità strutturale di edifici di civile abitazione tramite l’impiego della scheda di primo livello AeDES. Nell’articolo si focalizza l’attenzione sugli edifici in muratura che risultano essere, in particolare quelli più vecchi, le strutture maggiormente danneggiate. Si descrivono il comportamento sismico e i danni più frequenti delle tipologie ricorrenti di muratura nell’area analizzata, tra cui la muratura di pietra grezza non lavorata a tessitura sub-orizzontale, e quella in blocchi di calcestruzzo e corsi di malta di notevole spessore con solai e coperture di latero-cemento. Sulla base dei sopralluoghi effettuati, è stato possibile individuare quattro tipologie di dissesto: disgregazione del materiale, ribaltamento fuori dal piano, crisi per presso-flessione fuori dal piano, crisi per presso-flessione o taglio nel piano. Viene inoltre esaminato il comportamento di edifici con interventi di consolidamento, tra cui l’utilizzo di intonaci armati e catene. Infine si riportano alcune osservazioni sugli edifici di culto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.